23 novembre 2011

di Florjan Lipuš
casa editrice: Zandonai
anno di pubblicazione: 2011
collana: I piccoli fuochi
pagine: 192
prezzo: 13,00 euro

"Ribellatevi quando vi è possibile, non nascondetevi più e non rinnegate i beni di cui gode il vostro vicino, pretendete e reclamate, poiché nulla vi sarà gettato in grembo, al contrario, dovrete appropriarvi di tutto con la sola fatica delle vostre mani callose, e con la vostra intelligenza conservarlo"

Figlio di un umile boscaiolo e di una domestica uccisa in un lager nazista, Tjaž trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra le fredde mura di un collegio, dove viene educato secondo la più ferrea norma cattolica. Allievo apparentemente privo di particolari talenti e incline alla passività, segnato da una lenta maturazione fisica e spirituale, comincia a nutrire una crescente insofferenza nei confronti di un ambiente claustrofobico e repressivo, sperimentando le prime avventure amorose e l’irrefrenabile pulsione a graffiare intorno a sé, che si rivela un’autentica, insospettabile dote con cui distinguersi dalla grigia massa dei coetanei e ritagliarsi una posizione nel mondo. Con l’ausilio delle unghie trasforma via via la sua muta ribellione in una vera e propria furia iconoclasta, al punto che l’espulsione dal collegio diventa inevitabile. La conquista della tanto agognata libertà, tuttavia, avrà un sapore amaro e conseguenze drammatiche.
Ricostruita attraverso le testimonianze di chi ne ha più o meno consapevolmente tracciato i destini, la vicenda umana di Tjaž dà forma a un intenso romanzo polifonico che per la liricità della prosa e la valenza simbolica del personaggio – quasi un giovane Holden mitteleuropeo – è unanimemente riconosciuto come uno dei capolavori della letteratura slovena contemporanea.

 

Florjan Lipuš (1937), nato in Carinzia e appartenente alla minoranza linguistica slovena, è uno dei più interessanti e originali scrittori austriaci. L’educazione del giovane Tjaž, il suo romanzo più celebre, tradotto in tedesco da Peter Handke, trae spunto in buona parte da elementi biografici. Nel 2004 si è aggiudicato il Premio Prešeren, il più prestigioso riconoscimento letterario in Slovenia.