1 gennaio 2004
La tragedia della guerra e della pulizia etnica, nel cuore d'Europa, pone a tutti drammatici interrogativi sulle cause e gli errori che hanno condotto a questa catastrofe. Rada Ivekovic, una filosofa jugoslava, riflette sulla logica aberrante della violenza e sulle responsabilità dell'Europa intera
A partire da una testimonianza dramaticamente personale il libro affronta i temi più inquietanti del nostro presente: il nazionalismo e il rapporto con l'altro, la pluralità delle culture e l'universalità dei diritti, la differenza femminile e il potere annichilente della guerra.
Rada Ivekovic è nata nel 1945 a Zagabria, ha studiato a Belgrado, Zagabria e Delhi, e ha insegnato filosofia all'Università di Zagabria dal 1975 al 1992. Dal 1991 vive e lavora a Parigi, dove ha insegnato in varie università. E' autrice di numerosi articoli e libri pubblicati in varie lingue. Tra i suoi scritti più recenti: "Orients: critique de la raison postmoderne", Noel Blandin, Paris 1992; "La Croatie depuis l'effondrement de la Yugoslavie", a cura di R. I., L'Harmattan, Paris 1994.
La balcanizzazione della ragione
di Rada Ivekovic
anno di pubblicazione 1999
casa editrice Manifestolibri