26 marzo 2015
di Franco Santini
casa editrice: Erasmo libri
anno di pubblicazione: dicembre 2014
collana: Aperte Virgolette (narrativa)
pagine: 114
prezzo: 12,00 euro
Kosovo, giugno 1998. Una cannonata colpisce la casa dove la famiglia Haderjonaj abita e lavora.
Moni, in avanzato stato di gravidanza, fugge sulle montagne con il marito e le loro tre bambine. Non sanno dove andare né a chi chiedere aiuto.
Oggi, a distanza di anni, Moni ha trovato la forza di ripercorrere e raccontare quei tragici eventi. Lo ha fatto una mattina in una scuola, in un incontro con i ragazzi organizzato da una professoressa che aveva visitato Mostar.
Franco Santini, ascoltandone la testimonianza, ha sentito il dovere di raccogliere la storia di questa donna e metterla per scritto, in modo che non andasse perduta. Così, per diversi mesi, ha incontrato Moni nel salotto della casa di Cecina dove ora la famiglia Haderjonaj vive.
Ne è nato un libro che non si propone di fare un’analisi storica ma, semplicemente, di raccontare una storia, ripercorrendo fedelmente quei tragici eventi per cui una famiglia, in un attimo, vede la propria vita sconvolta ed è costretta a riparare altrove.
“È stato un percorso lungo – scrive la stessa Moni in calce al racconto – in cui le parole mi si sono bloccate in gola, in cui ho soffocato qualche singhiozzo e fermato qualche lacrima, ma che sono felice di aver fatto per poter far capire che mai niente è perso, che si può ripartire anche non avendo più niente e soprattutto che siamo tutti uguali e che queste atrocità non dovrebbero più accadere”.