7 luglio 2010
di Mirko Kovač
casa editrice: Zandonai
anno di pubblicazione: 2010
collana: I piccoli fuochi
pagine: 394
prezzo: 24,00 euro
Posai lo specchio a terra accanto al defunto; sulla sua superficie si riflettevano le stelle, tremolanti e ammiccanti, e io guardavo con animo scosso quello scintillante intreccio di luci, convinto di vedere l’anima del nonno volare verso il cielo.
E mentre vegliavamo ancora su di lui, scorgemmo una sfera luminosa rotolare pian piano verso di noi: era la luna che andava a ritrarsi nel nostro specchio di famiglia, e quel chiarore rese l’immagine della morte e dell’anima in volo un qualcosa di unico, irripetibile.
In questo intenso “notturno familiare” Kovač ci trascina in un tempo e in un luogo perduti, la propria infanzia e giovinezza nella Jugoslavia socialista, con l’intento – ora tenero, ora crudele – di prendere congedo da ogni forma di nostalgia. Recuperando dagli scrigni della memoria un lirico mosaico di voci e personaggi, ci racconta, tra l’altro, di un antico specchio di famiglia che in alcune speciali occasioni, per un breve istante al calar del sole, riflette l’immagine di Dubrovnik, l’antica Ragusa, città eterna e irraggiungibile. Ne scaturisce un autentico epos, che procede per erosioni ed ellissi, quasi per archetipi, con uno stile rapsodico e visionario che ricorda due grandi maestri della narrazione affini a Kovač: Ivo Andrić e Danilo Kiš. Fedele alla turbolenta ricchezza dei mondi che descrive, l’autore forza i limiti dell’autobiografia e attinge al vasto repertorio della tradizione orale, elaborando una “poetica balcanica” degna della migliore letteratura contemporanea.
Mirko Kovač (1938), romanziere, saggista, drammaturgo e sceneggiatore, ha alle sue spalle una ricca produzione letteraria ed è senza dubbio uno dei più apprezzati autori della ex Jugoslavia. La città nello specchio, il capolavoro che lui stesso ha definito «la mia opera definitiva», si è aggiudicato, tra gli altri, il prestigioso premio Selimović (2007) e il premio Nazor (2008), maggior riconoscimento letterario in Croazia.