20 maggio 2013

di Enzo Bettiza
casa editrice: Edizioni Mondadori
anno di pubblicazione: 2013
collana: Scrittori italiani e stranieri
pagine: 495
prezzo: 20,00 euro
Disponibile anche in formato Ebook

31 dicembre 2000: mentre il XX secolo si chiude per sempre, Peter Jarkovi| compie novant'anni. Ritiratosi sull'isola di Brazza, Brac in croato, di fronte a Spalato, vive ormai "come un misantropo taciturno e pressoché sereno", se non fosse per la vampata di un ultimo desiderio, evanescente come un fuoco d'artificio. Del secolo che sta morendo e che ha attraversato quasi per intero, Peter ha conosciuto le pieghe più nascoste: è stato un agente segreto, votato alla doppiezza e al tradimento.
"Un picaro intrepido, perseverante, all'occorrenza flessibile; tetragono alle virtù ingessate che l'annoiavano e lo deprimevano; incapace di servire fino in fondo un solo padrone e una sola ideologia"- è così che si descrive, poco prima che l'apparizione di un volto di donna lo rituffi nella Vienna del 1933, tra il clima rarefatto della Konditorei Demel e le tensioni di un mondo che sta per esplodere.
Hitler è appena salito al potere quando il giovane Jarkovi| entra nell'Oms, un'organizzazione clandestina del Komintern. A guidarlo non è una vocazione ideologica, ma un improvviso smarrimento, una fatale "distrazione". L'incontro fortuito con Bruno Hamok, un leninista colto e cinico, dà inizio a un percorso di iniziazione, tortuoso e appassionante, che attraverso personaggi indimenticabili, avventure rischiose e furtivi amori ancillari, ci conduce nel cuore nero del Novecento europeo: dall'Austria minacciata dall'Anschluss alla Mosca già raggelata dal terrore staliniano, dalla caserma dell'enigmatico colonnello Ostov alla clinica viennese di un eretico discepolo di Freud. Finché Peter riceve il primo incarico. Insidiosissimo, perché a Zagabria, nella Jugoslavia già dilaniata da feroci conflitti etnici, dovrà fare i conti con se stesso - con il suo passato e la sua identità -, mentre sull'Europa incombe lo spettro della guerra civile spagnola.
Concepito come il primo capitolo di un dittico, ma in sé perfettamente compiuto, "La distrazione" è la prova di un grande scrittore, un affresco di vastissimo respiro, che colpisce per l'eleganza e l'incisività della scrittura, per la capacità analitica di ricreare ambienti e atmosfere, per la ricchezza dei richiami culturali.

 

Enzo Bettiza (Spalato, 1927) è stato corrispondente prima da Vienna e poi da Mosca della "Stampa" dal 1957 alla fine del 1964 . Per dieci anni inviato e fondista del "Corriere della Sera", e nel 1974 ha dato vita, con Indro Montanelli, al "Giornale", di cui è stato condirettore vicario fino al 1983. Ha dedicato gran parte della sua attività narrativa e saggistica alla riflessione sul destino dell'Europa moderna. Ha pubblicato fra l'altro: La campagna elettorale (1953), Il fantasma di Trieste(1958), Il diario di Mosca (1970), Il mistero di Lenin(1982), L'anno della tigre (1987), I fantasmi di Mosca (1993), Esilio (1996, premio Campiello),L'ombra rossa (1998), La cavalcata del secolo(2000), Il libro perduto (2005) e l'introduzione al Meridiano dedicato a Guido Piovene (1976).