1 marzo 2016
di Shahmuradian Samuel
casa editrice: Guerini e Associati
anno di pubblicazione: 2013
pagine: 208
prezzo: 18,50 euro
Edizione italiana a cura di Pietro Kuciukian. Presentazione di Bernard Kouchner e prefazione di Elena Bonner.
1988, Sumgait, repubblica sovietica dell’Azerbaigian: tre giorni di caccia all’armeno e il primo dei conflitti interetnici dell’Unione Sovietica.
Una folla fanatizzata attraverso un’opera di disinformazione, distribuzione di alcool e armi bianche, e persone inermi massacrate dai propri vicini con i quali, fino al giorno prima, avevano convissuto in modo pacifico.
Le testimonianze tragiche dei sopravvissuti, per la prima volta in traduzione italiana, sono un drammatico appello alla responsabilità individuale e pubblica e restituiscono una traccia delle motivazioni e dei meccanismi con cui un uomo può essere spinto contro un altro uomo nella maniera più brutale. Tuttavia i giusti al tempo del male ci sono stati anche a Sumgait, ed è in nome della verità dei fatti che sorge l’imperativo di valorizzare quegli episodi nei quali azeri vicini di casa, compagni di scuola, colleghi di lavoro, hanno saputo dire «no». Di fronte alla violenza devastante che si abbatteva sugli innocenti, hanno reagito, si sono opposti, non hanno voltato le spalle, come la madre azera che ha salvato un’intera famiglia e con il suo esempio ha evitato al figlio di com¬mettere l’indomani gli stessi crimini.