4 aprile 2011
di Jean-Paul Roux
casa editrice: Argo
anno di pubblicazione: 2011
collana: Il pianeta scritto
pagine: 228
prezzo: 28,00 euro
Con questo prezioso saggio la sterminata ricerca di Jean-Paul Roux prova a diradare le nebbie delle mitologie nelle quali l’immaginario occidentale ha avvolto per secoli la storia dei popoli turchi. Un immaginario che accanto alla presa di Costantinopoli ha fissato essenzialmente ossessive immagini guerresche che generose fonti letterarie o pittoriche ci hanno trasmesso.
La realtà storica è però infinitamente più complessa:
i tabgach che superano la Grande Muraglia all’inizio dell’era cristiana, gli uiguri che dissertano di Dio nel cuore dei deserti dell’Asia, i cavalieri dell’Orda d’Oro che incendiano Mosca, gli Ottomani che fanno del loro impero la prima potenza del mondo, i giannizzeri che portano l’assalto a Vienna, i Gran Moghol che creano l’impero delle Indie, erano tutti turchi. Quella dei turchi è dunque la storia di duemila anni, i cui eroi più famosi si chiamavano Attila, Tamerlano, Solimano il Magnifico, Akbar, Atatürk, un’immensa civiltà nella quale si sono avvicendati violenza e sangue, pace e ordine, tolleranza, misticismo e arti raffinatissime.
Jean-Paul Roux è già noto ai lettori italiani per essere uno degli autori che hanno costruito lo splendido collettaneo curato da Robert Mantran, Storia dell’Impero ottomano, uscito per i tipi di Argo nel 1999. Degli studi da lui pubblicati in Francia per Fayard si ricordano, tra gli altri, Jésus (1989) e Histoire de l’Empire mongol (1993).