10 settembre 2024

Storia di una linea bianca - copertina

Autore: Alessandro Cattunar, con le illustrazioni di Elena Guglielmotti
Editore: Bottega Errante Edizioni
Anno: 2024

La scena, ricorrente, è più o meno sempre la stessa: arriva la jeep, con due soldati americani a bordo. Il loro sguardo tradisce un misto di preoccupazione e di soddisfazione. Sanno che è finalmente giunta la fine del loro mandato in Italia, presto potranno tornare a casa, dalle loro famiglie. Uno dei due soldati scende dalla jeep, prende il secchio di calce bianca, inizia a versarla sull’asfalto. Poi prende una scopa e traccia la linea, stendendola con calma. Il suo compagno lo osserva mentre sul muro alle loro spalle sono ancora ben visibili gli slogan scritti durante le battaglie per l’appartenenza nazionale: “Živel Tito!”, “Tukaj je Jugoslavija!”, “Viva l’Italia!”, “Dove sono i deportati?”, “Qui si parla italiano”.

"Storia di una linea bianca" racconta attraverso memorie e immagini la storia di quella linea tracciata a Gorizia nel settembre 1947. Un tratto bianco che ha diviso in due la città,  la storia di una terra segnata dalla convivenza tra popoli e culture diverse. Una riflessione su quanto sia difficile scegliere da che parte stare, rinunciando a una parte di sé.

Alessandro Cattunar, goriziano d’origine, è dottore di ricerca in Storia contemporanea e insegnante. Con l’Associazione Quarantasettezeroquattro, di cui è presidente, si occupa di public history cercando di raccontare il confine tra Italia e Jugoslavia servendosi di forme espressive e linguaggi sempre diversi, dall’audiovisivo al teatro, dalla performance alle installazioni artistiche. È curatore dei progetti “Strade della memoria. Archivio della memoria dell’area di confine”, “Topografie della memoria. Museo diffuso dell’area di confine” e del museo multimediale “Lasciapassare/ Prepustnica”. Si occupa anche di produzioni audiovisive e teatrali ed è condirettore di “In\Visible Cities. Festival urbano multimediale”. Oltre ad articoli accademici ha pubblicato il volume Il confine delle memorie. Storie di vita e narrazioni pubbliche tra Italia e Jugoslavia 1922–1955 (Mondadori, 2014).

Elena Guglielmotti è un’art director italo-slovena. Ha lavorato sia in Italia che all’estero, ricoprendo il ruolo di visual designer presso agenzie di comunicazione e consulenza. Oltre al suo impegno come progettista grafica, si dedica anche all’illustrazione e all’insegnamento.