10 gennaio 2012
di Elena Aga Rossi e Maria Teresa Giusti
casa editrice: Il Mulino
anno di pubblicazione: 2011
collana: Biblioteca storica
pagine: 660
prezzo: 33,00 euro
"Un fronte che si è cercato di dimenticare perché, più di ogni altro, ha mostrato l'assurdità di una guerra voluta dal fascismo, ma combattuta da tutti gli italiani".
Nel 1939 l'Italia fascista invadeva l'Albania e di lì, nel 1940, tentava la conquista della Grecia, portata a termine con il soccorso decisivo della Germania. Poi fu la volta della Jugoslavia. Fra 1940 e 1943, l'Italia aveva occupato in tutto o in parte Slovenia, Croazia, Dalmazia, Erzegovina, Montenegro, le isole Ionie, la Grecia.
Quando sopravvenne l'armistizio dell'8 settembre 1943, circa il 40 per cento dell'esercito italiano, quasi mezzo milione di uomini, era nei Balcani.
Basato su una approfondita ricerca originale, questo volume racconta per la prima volta nel dettaglio, regione per regione, l'intera parabola degli italiani nei Balcani: l'occupazione, la lotta ai partigiani, la crisi dell'otto settembre fra rimpatri caotici, cattura da parte dei tedeschi, collaborazionismo o resistenza (come nel caso di Cefalonia), adesione alla lotta partigiana jugoslava, come fece la divisione Garibaldi, per terminare con le complesse questioni del rientro dei prigionieri in mano jugoslava e della mancata punizione dei crimini di guerra italiani.
Elena Aga Rossi ha insegnato in diverse università e alla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione. Tra i suoi libri: "L'Italia nella sconfitta" (Esi, 1985), "Operation Sunrise" (con B.F. Smith, nuova ed. Mondadori, 2005). Con il Mulino ha pubblicato l'antologia "Gli Stati Uniti e le origini della guerra fredda" (1984), "Una nazione allo sbando" (1993, III ed. 2003), "Togliatti e Stalin" (con V. Zaslavsky, 1997, II ed. 2007; Premio Acqui Storia 1998).
Maria Teresa Giusti insegna nell'Università "Gabriele d'Annunzio" a Chieti. Con il Mulino ha pubblicato "I prigionieri italiani in Russia" (2003, II ed. 2009; Premio Cherasco Storia 2005).