Carla Del Ponte
Ho acquistato e letto il libro di Carla Del Ponte "LA CACCIA io e i criminali di guerra"edito Feltrinelli . A pagina 290(e seguenti)c'è un'accusa gratuita e non veritiera:quella a carico dei Kosovari Albanesi dell' "UçK" di aver rapito almeno 300 Serbi,i quali sarebbero stati portati in Albania (Burrel),seviziati,privati degli organi vitali(venduti per i trapianti)e quindi uccisi.Ma la sig.ra Del Ponte non trova prove per questa informazione fornitale da funzionari dell'UNMIK,a loro volta fornita da"giornalisti affidabili"naturalmente in seguito " volatilizzatisi ".Poi,l'autrice si dilunga a descrivere le sue disavventure con gli Albanesi Kosovari reticenti ,le autorità Kosovare scaltre e omertose...e persino in Albania non trova prove né fosse,né macellerie.Adesso,io,che sono stato picchiato e perseguitato dalla polizia Serba ,cacciato dall'università,solo perchè di etnia Albanese,non posso accettare che ci si dilunghi a descrivere "fantasie"non dimostrabili quando la realtà (peraltro descritta molto succintamente della sig.ra Del Ponte)i fatti,i crimini operati dai Serbi e difficilmente quantificabili avrebbero bisogno di ben altro spazio e considerazione e divulgazione. Per questo mi sento offeso anche dalla vostra scelta di pubblicare un libro che mortifica me e credo tutto il popolo Kosovaro.Alla luce delle polemiche e proteste che da piu' parti,in questi giorni,si sono levate,vi chiedo di prendere coscienza pubblicamente del vostro errore e di ritirare il libro.