“L’89 arabo”, “Cade il muro del Maghreb”. Sono due dei parallelismi utilizzati dai mass media per mostrare le analogie tra le rivoluzioni del mondo arabo nel 2011 e l’esperienza vissuta dall’Europa orientale con il crollo dei regimi comunisti. L'incontro si propone di confrontare due esperienze individuali e collettive, una europea ed una araba, per far emergere elementi utili alla discussione sulla democrazia e la pace nel Mediterraneo.
Sono passati vent'anni dall'inizio delle guerre di dissoluzione della Jugoslavia. Attraverso uno sguardo al femminile, l'incontro riflette criticamente sul tema della rielaborazione del passato proponendo tre storie esemplari, esperienze concrete di impegno contro la guerra e per la riconciliazione
Da una delle più autorevoli giornaliste bosniache, autrice di formidabili reportage per Nazione Indiana e Osservatorio Balcani e Caucaso, diciotto cronache, in gran parte inedite. Obiettivo dichiarato del volume è offrire uno spaccato di quella martoriata area geografica, superando il limite che finora ha accomunato le narrazioni su quei Paesi: basarsi su storie di terza mano
Sabato 26 marzo a Rovereto, OBC ha organizzato un caffè dibattito per parlare di collaborazione e conflitto tra movimenti nazionali italiani e balcanici dell'800 ma anche di partecipazione alla costruzione del socialismo lungo il '900, per arrivare alla fase più recente della storia Adriatica e dunque alle guerre di dissoluzione jugoslava. Vedi il resoconto dell'evento
Interventi di
- Luisa Chiodi, direttrice di Osservatorio Balcani e Caucaso
- Francesco Privitera, storico, Università degli Studi di Bologna
- Fabrizio Bettini, cooperante, Progetto Colomba - Associazione Papa Giovanni XXIII - Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani
Caffè-dibattito nell'ambito di "AntePrimaVera. Percorsi tra arte, musica, storia e pensiero", iniziative del Comune di Rovereto per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Un'occasione per parlare di collaborazione e conflitto, tra movimenti nazionali italiani e balcanici dell'800 ma anche di partecipazione alla costruzione del socialismo lungo il '900, per arrivare alla fase più recente della storia Adriatica e dunque alle guerre di dissoluzione jugoslava.
[2011] In Giappone ancora non è certo che impatto avrà il disastro che ha coinvolto i reattori della centrale di Fukushima. Intanto in tutto il mondo ci si interroga sulla sostenibilità e sul futuro del nucleare civile. Si dibatte anche nei Balcani dove, dalla Slovenia alla Romania il nucleare è considerato una risorsa su cui investire. I nostri approfondimenti