La discesa
09/12/2010
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Trepça/Trepča, Mitrovica. Più che una miniera, una metafora. Di speranze e sviluppo durante la Jugoslavia, di lotta e tensioni nell'era Milošević, di crisi e divisione oggi. Una discesa nelle viscere del Kosovo. Audio di Francesco Martino, foto di Andrea Pandini [dicembre 2010]
Negli anni '70, il complesso minerario-industriale di Trepça/Trepča dava lavoro a 23mila persone. Le sue strutture, presenti in tutto il Kosovo, ma soprattutto nella città di Mitrovica, con la ricca miniera di Stan Tërg/Stari trg e numerosi impianti di lavorazione, forniva il 70% della produzione estrattiva jugoslava. Oggi, segnata dall'inasprirsi delle tensioni interetniche serbo-albanesi, dal conflitto armato del 1999 e dal difficile periodo post-bellico, l'azienda è un gigante prostrato, sull'orlo della liquidazione. Per ogni kosovaro, sia albanese che serbo, Trepça/Trepča è molto più che una miniera, è la metafora stessa del destino del Kosovo. Fonte di ricchezza (e di inquinamento ambientale) negli anni del socialismo titino, teatro di proteste e scioperi contro il regime di Milošević, oggi Trepça/Trepča rappresenta al meglio la complessa vicenda della città divisa Mitrovica. Stan Tërg/Stari trg è nella zona sud della città, zona controllata dagli albanesi. Oggi sono gli unici a lavorare nella miniera anche perché gli impianti di lavorazione, nella zona serba di Mitrovica, sono ormai quasi inattivi.