E quindi?
Ieri il Tribunale dell'Aja ha prosciolto in appello Momčilo Perišić, Capo di Stato Maggiore dell'esercito jugoslavo fino al 1998. In primo grado era stato condannato a 27 anni, mentre i giudici del secondo grado hanno ritenuto che non vi siano prove sufficienti a dimostrare che l'esercito serbo abbia contribuito ai crimini di guerra commessi da quello della Republika Srpska.
Secondo Nataša Kandić, di cui in settimana abbiamo pubblicato un intenso articolo, non vi sarebbe nulla da stupirsi dopo le assoluzioni dei generali croati Gotovina e Markač. Oltre a lei in tanti altri si stanno chiedendo in queste ore che eredità stia lasciando il Tribunale dell'Aja dopo vent'anni di attività. Anche noi, in un dibattito on-line in cui si potrà dire la propria sino al prossimo 5 marzo.
Molto altro in settimana: mentre papa Benedetto XVI lascia il trono di Roma, la Chiesa ortodossa bulgara elegge un nuovo patriarca; in Armenia l'opposizione contesta le recenti presidenziali e si sta preparando alla “rivoluzione del ciao”; infine abbiamo seguito Alan Ford, fin dentro la “Casa dei fiori”, mausoleo dove è sepolto Tito.
Dal bloc-notes: Slovenia: il nuovo primo ministro è donna; Un milione di dollari? Nei Balcani, una vita è poco; Cipro: Anastasiades presidente.
Da non perdere! Dialogues on Cinema. OBC nel contesto del progetto "Racconta l'Europa all'Europa" vi invita a tre incontri con tre donne protagoniste della cinematografia balcanica: dal 19 al 21 marzo a Reggio Emilia.
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