Giustizia
Guardandoci alle spalle, questa settimana, troviamo nei pezzi pubblicati tante persone giuste. A partire da Helin Bölek, cantante dei Grup Yorum, spirata lo scorso 3 aprile a seguito di un lungo sciopero della fame, in protesta contro il regime repressivo in Turchia. Una battaglia, quella di Helin, per la giustizia e la libertà.
Poi la storia intensa e tragica – che ci ha raccontato Edvard Cucek - di Leonardo e Bruno Bancher, padre e figlio. Il primo torturato e poi morto nelle carceri della Jugoslavia monarchica a seguito di un impegno per i diritti degli operai di Tuzla, in Bosnia Erzegovina, il secondo caduto in Francia tra le fila della resistenza al nazi-fascismo.
Infine abbiamo scritto del senso civico di Lamara Museridze. Partecipò nel 1956, da studentessa, a manifestazioni anti-sovietiche. Da allora ha ispirato generazioni di giovani nella sua famiglia che non hanno mai rinunciato al valore dello scendere in piazza per far sentire la propria voce.
Bloc-notes: L’Unione europea annuncia aiuti ai Balcani per il COVID-19; Dubioza Kolektiv: appuntamento al 'Quarantine Show'
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