Svolte e rettilinei
Erano due esiti elettorali scontati da mesi. Eppure, nel segreto delle urne, a volte accade che le cose vadano diversamente. Non sempre a dire il vero. In Croazia la fine del governo targato HDZ che, salvo un'unica parentesi, durava dall'indipendenza del Paese, era nell'aria. E infatti ha vinto la coalizione guidata dai socialdemocratici di Zoran Milanović.
In Slovenia tutti s'aspettavano il ritorno di Janez Janša e del centrodestra. Hanno preso invece una batosta. E mentre i Socialdemocratici franavano – in questo caso sondaggi rispettati – la vittoria è andata ad un outsider. Zoran Janković, con il suo partito "Slovenia positiva", è passato dalla poltrona di sindaco di Lubiana a quella di premier. Una svolta. Perché le sue origini serbe e il marcato accento meridionale non hanno impedito ai cittadini sloveni di dargli fiducia.
In Ossezia del Sud e in Moldavia invece non si svolta affatto e sostanzialmente si tira dritti. Nel minuscolo stato de-facto del Caucaso qualche migliaio di elettori era chiamato ad eleggere un nuovo presidente. Ha vinto Alla Dzhioeva, che si è vista però annullare il voto dalla locale Corte suprema. Per ora resta al potere il presidente uscente. In Moldavia è dal 2009 che si fa a meno di un presidente, il Parlamento locale non riesce ad eleggerlo. Il 16 dicembre ci si riprova per l'ennesima volta.
Save the date! Giovedì 15 dicembre Cristina Bezzi, ricercatrice di OBC, interverrà a Milano alla presentazione del progetto "Children rights in action". Venerdì 16 dicembre si inaugura a Brescia la mostra fotografica di Livio Senigalliesi "Balcani vent'anni dopo", collegata sabato 17 al convegno internazionale di Associazione ADL a Zavidovići e OBC: vent'anni dopo la disgregazione violenta della Jugoslavia una riflessione sulla guerra in Europa e il movimento per la pace.
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