Altro da sé
Come tutti i genocidi, il genocidio di Srebrenica ha un significato che va ben oltre i confini del territorio in cui è stato commesso. Ci avverte che se accettiamo o facciamo finta di non vedere attacchi diretti contro determinati gruppi di persone, le nostre società forniranno terreno fertile per far crescere i semi dell'odio. E' importante il monito di Dunja Mijatović: l'orrore prende forma dopo che nel discorso pubblico si è iniziato a disumanizzare l'altro.
Non estraneità ma comunanza. E' questo che cerchiamo di trasmettere con una serie di racconti di Fabio Fiori legati all'Adriatico. In settimana un testo dedicato al Po, che riesce a fare dell'Adriatico una sua estensione salata o, volendo ribaltare la prospettiva, l'Adriatico è il solo mare che prolungandosi nel Po ha una sua fonte.
Ci siamo poi soffermati sul problematico settore della sicurezza privata in Albania; sulle elezioni politiche anticipate in Ucraina dove il neo-eletto presidente Zelenskyj tenta di capitalizzare il consenso che lo circonda; poi analisi politiche della situazione post-elettorale in Grecia e dei rapporti Serbia-Kosovo. E molto altro. Buona lettura!
Bloc notes! Turchia, il rapporto di un think tank prende di mira i corrispondenti dei media internazionali; Albania, al via la contestata riforma dei media; Elezioni in Grecia, trionfa Nuova democrazia di Mitsotakis
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