Madina
La “rotta balcanica”, ormai, non fa più notizia. Dopo il contestato accordo tra Unione europea e Turchia, del marzo 2016, non ci sono più le folle di migranti – disperate e telegeniche - accalcate ai confini d'Europa.
Il flusso di rifugiati e richiedenti asilo in viaggio nell'Europa balcanica però continua, sotterraneo, invisibile, spesso tragico. Accompagnato da muri, statistiche, operazioni di polizia, diritti umani violati, divisioni politiche, speranze, paura.
E da tragedie, che non risparmiano i più piccoli. Come quella di Madina Hussiny, che ha perso la vita a sei anni in un incidente al confine tra Serbia e Croazia, dopo che – insieme alla famiglia – era stata respinta nel “gioco” a rimpiattino che si svolge ogni giorno, nel silenzio, alle nostre frontiere.
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