Giochi in scatola
La vita istituzionale e politica di alcuni paesi che seguiamo sembra mutuata da un gioco in scatola. In Armenia Serzh Sargsyan gioca con le regole della democrazia: si è spostato dalla carica di presidente a quella di primo ministro. In Turchia invece il presidente Erdoğan non esita a indire elezioni anticipate pur di riconfermare il suo strabordante controllo della Turchia. A farne le spese il presente e il futuro democratico delle comunità che in quei paesi vivono. Ce ne parlano rispettivamente Monica Ellena e Francesco Martino.
C'è chi invece nei giochi in scatola vede un modo per ravvivare la vita e la socialità di una città. Accade a Pristina, in Kosovo, dove due ragazzi hanno aperto un locale dove ci si può incontrare per giocare. Si va da Cluedo a giochi di ruolo più complessi. Un luogo che è stato accolto sinora con grande entusiasmo. Il reportage di Johannes Stenlund.
In settimana poi la proposta di costruire un monumento alle donne di Sarajevo; un'analisi sulla recente parziale condanna per crimini di guerra al leader del Partito radicale serbo Vojislav Šešelj; un'analisi dati alla mano su chi guarda i film della New Wave romena; un commento sulla rielezione alla presidenza dell'Azerbaijan di Ilham Aliyev; e molto altro. Buona lettura!
Bloc-notes: Commissione europea: rese pubbliche le “pagelle dell'allargamento”; Romania: ex-presidente Iliescu accusato di crimini contro l'umanità; Đukanović di nuovo presidente del Montenegro
Save the date! Il prossimo 2 maggio a Milano OBCT promuove il seminario "Lobbying civico e attivismo in Europa", strumenti e tecniche per rendere incisiva la società civile in Europa
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