Voto
Vi sono momenti storici in cui il voto espresso dai cittadini ha un significato che va ben oltre la seppur fondamentale elezione di propri rappresentanti in assemblee rappresentative. È stato di certo così in Bosnia Erzegovina il 18 novembre del 1990.
Per la prima volta – e l'ultima nella Jugoslavia unita – si tennero elezioni multipartitiche. Vi fu il trionfo dei partiti su base etnica. Le tragiche conseguenze nell'approfondimento di Alfredo Sasso e nel ricordo di Božidar Stanišić.
Trent'anni dopo, con le elezioni amministrative tenutesi in Bosnia Erzegovina domenica 15 novembre, l’opposizione ai partiti etno-nazionalisti è riuscita a conquistare varie città, tra cui Sarajevo e Banja Luka. L'analisi di Elvira Jukić-Mujkić. E poi la seconda ondata di pandemia in Serbia; il brodetto, vera e propria istituzione adriatica; il libro Shooting in Sarajevo. Buona lettura!
Bloc notes: Montenegro, i partiti delle minoranze etniche rifiutano l’ingresso nel nuovo governo; In nome di Daphne contro le querele temerarie: l'appello in diverse lingue d'Europa; Elezioni locali in Bosnia: un autunno con il profumo di primavera; Presidenziali in Moldavia: al secondo turno vince Maia Sandu
Webinar! Il 27 novembre OBCT co-organizza "Oltre i confini. Mobilitazioni transnazionali con i migranti ai confini dell'Ue"
Hai pensato a un abbonamento a OBC Transeuropa? Sosterrai il nostro lavoro e riceverai articoli in anteprima e più contenuti. Abbonati a OBCT!