Europa

Dal primo luglio la Croazia diverrà il 28mo membro dell'Unione europea. “Siamo un paese giovane, appena uscito da una guerra. In Croazia, forse più che in altri paesi già membri, vediamo soprattutto l’originario ruolo di pacificatore che l’Unione europea ricopre, come era nell’idea di chi ne fondò il progetto dopo la Seconda guerra mondiale”, le parole di Ivo Josipović, presidente della Croazia, in un'intervista rilasciata a Osservatorio Balcani e Caucaso.

Due parole, Unione europea e pace, che negli ultimi anni poco sono state accostate. Eppure, guardando all'Europa dalla prospettiva dei Balcani, queste sono sempre state tra loro molto vicine. Il sentimento d'appartenenza all'Europa e la volontà di ricongiungersi a quella che è sentita come una famiglia comune, è stato il carburante grazie al quale le forze progressiste e le società civili di questi paesi hanno sconfitto la violenza e il nazionalismo.

Tanta voglia d'Europa anche nell'esito elettorale delle politiche in Albania: esito elettorale netto, riconosciuto da tutti i contendenti. Non accadeva da anni. Ora la coalizione di centro-sinistra guidata da Edi Rama si appresta a governare, mentre Sali Berisha ha annunciato la sua uscita di scena.

Dal bloc-notes: Russia, omofobia di stato; Turchia-UE arrivederci ad ottobre; Elezioni in Albania: scrutinio quasi ultimato; In viaggio verso la Croazia d'Europa; Romania: oggi lutto nazionale; Albania, la mappa del tesoro; Elezioni in Albania: tutti dichiarano vittoria;

Save the date! Fino al 29 giugno a Trento "L'Europa che non conosci", con la partecipazione di OBC

27/06/2013 - 

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