Insufficiente
Già prima della pandemia le risorse per l’assistenza mentale in Europa erano insufficienti. Il Covid-19 ha poi provocato un vero e proprio tsunami nel settore, dalla Spagna alla Romania. Questa settimana abbiamo pubblicato sulla questione un'inchiesta del nostro progetto EDJNet, in contemporanea con molti altri media europei.
Questa volta, a prendere l'insufficienza, non sono stati i singoli studenti ma gli interi sistemi scolastici dei Balcani. I ricercatori Gentiola Madhi e Francesco Trupia - che hanno analizzato come la scuola dei vari paesi ha operato durante i primi mesi di pandemia - hanno rilevato pochi investimenti, politicizzazione e didattica a distanza che ha accentuato le differenze sociali.
Da non perdere poi un'analisi sulle imminenti elezioni politiche in Romania; un commento su come, in Bosnia Erzegovina i criminali di guerra vengano ancora visti come eroi; la Croazia, tra le aree d'Europa dove il Covid-19 sta colpendo più forte. E molto altro. Buona lettura!
Bloc notes: Bosnia Erzegovina: chiudere il campo di Lipa, ora!; In memoria di Lejla Hairlahović; La miniera d’oro della discordia; I Balcani e la seconda ondata di Covid 19; Querele bavaglio: la società civile propone una direttiva
Libri! Il processo di integrazione europea ha influenzato la memoria collettiva nei paesi dei Balcani occidentali? Ne parleranno oggi 4 dicembre alle 18.00 in diretta Facebook, la co-curatrice del volume Europeanisation and Memory Politics in the Western Balkans Ana Milošević, la direttrice OBCT Luisa Chiodi e il ricercatore Marco Abram
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