11 luglio
L'11 luglio è la giornata europea del ricordo delle vittime del genocidio di Srebrenica, il più efferato crimine di guerra compiuto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Dopo 15 anni è ancora difficile parlare di dialogo e convivenza, anche se in questi anni molti hanno lavorato perché dall'elaborazione del passato possa nascere una possibilità di futuro comune.
Alcuni tasselli trovano, lentamente, il loro posto. Il 10 giugno scorso, il Tribunale dell'Aja ha condannato in primo grado sette ufficiali dell'esercito serbo-bosniaco, comminando due ergastoli per il reato di “genocidio”. Alcuni dei responsabili hanno finalmente un nome.
Molte domande restano però inevase, anche sul ruolo delle Nazioni Unite. L'11 luglio del 2011, davanti alla Porta di Brandeburgo, a Berlino, due gigantesche lettere "U" e "N", riempite da 16.744 scarpe (simbolo delle 8.372 vittime di Srebrenica), saranno mute testimoni del fatto che molte verità scomode su quegli eventi devono essere ancora dette, scritte e raccontate. Osservatorio ha curato uno speciale.
Viene inaugurata il prossimo 16 luglio a Rovereto la mostra fotografica "Northern Caucasus" di Davide Monteleone vincitore di due World Press Photo. La mostra è promossa dall'Associazione Passpartù, da Osservatorio Balcani e Caucaso e dall'Agenzia Contrasto
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