Parole
Sono parole vuote quelle con cui il governo italiano e quello albanese siglarono, nell'agosto 2018, un accordo via Twitter per la ridistribuzione dei richiedenti asilo della Diciotti. O meglio parole distorte e di facciata, usate in modo strumentale per uscire da una situazione di stallo. L'inchiesta di Nicola Pedrazzi.
“Cvjećara”, fioraia. Un'unica parola, scritta su un fogliettino, durante l'assedio di Sarajevo. Racconta l'essenza del conflitto e il rifiuto di categorizzazioni etniche. A 25 anni del massacro di Markale un racconto di Mario Boccia.
In settimana poi le proteste antigovernative in Serbia raccontate da Dragan Janjić e Petra Tadić; un'analisi sul successo degli accordi che hanno portato al nuovo nome Macedonia del Nord; lo scandalo dei diplomi falsi in Bosnia Erzegovina e una rassegna sul 2019 della Romania. Buona lettura!
Bloc-notes: Strage di Markale, 25 anni fa; Storia condivisa, nel Giorno del Ricordo
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