1989-2019

Sono trascorsi 30 anni da quei giorni del 1989 che cambiarono radicalmente il destino europeo. Col crollo del muro di Berlino, i primi anni di un'Europa “nuovamente unita” trascorsero carichi di speranze, che resistettero anche al dramma jugoslavo (di cui oggi si dimenticano le lezioni) e portarono nel 2004 all'ingresso di 10 nuovi membri dell'Unione europea.

Ora, però, ci si trova davanti a nuovi muri, ad un progetto europeo in asfissia, a transizioni dolorose che hanno portato spesso lontano da valori liberali e solidali, ad una nuova insorgenza di nazionalismo e populismo.

Luisa Chiodi, in un suo approfondimento, sostiene che occorre al più presto riannodare integrazione europea e Balcani; Martina Napolitano ha incontrato il politologo Jacques Rupnik che non nega i successi dell'89 ma chiede di tenere gli occhi ben aperti sul presente; gli amici di Le Courrier des Balkans hanno intervistato l'antropologo Ivan Čolović; per Božidar Stanišić hanno vinto i nazionalisti ma c'è chi resiste con penne, videocamere, musica e colori. Il tutto è raccolto, assieme a corposo materiale d'archivio, nel nostro nuovo dossier “Dov'è l'Europa?”. Buona lettura!

Save the date! Il 20 novembre, OBCT organizza a Roma "Fare politica senza fondi pubblici", dove esperti, accademici e giornalisti faranno un bilancio sulla situazione dei finanziamenti alla politica in Italia. Qualche giorno prima, il 12 novembre, saremo invece a Bruxelles per un expert talk dedicato alle cosiddette "cause temerarie" pratica con cui viene fortemente limitata la libertà di stampa

08/11/2019 - 

Hai pensato a un abbonamento a OBC Transeuropa? Sosterrai il nostro lavoro e riceverai articoli in anteprima e più contenuti. Abbonati a OBCT!