Mediterraneo
La fuga di Ben Ali dalla Tunisia, le proteste in Algeria, la violenza in Egitto ancora in ostaggio di Mubarak. L'intero sud del Mediterraneo è in rivolta sotto lo sguardo di un'Europa - e del resto del mondo - che per anni ha consapevolmente voltato lo sguardo sulle violazioni dei diritti fondamentali e della democrazia. Applicando una ferrea logica da realpolitik: la stabilità sopra ogni altra cosa. Abbiamo guardato a quanto sta accadendo dal punto di vista della Turchia, che si pone a modello per l'intera area.
Nelle stesse settimane un altro Paese mediterraneo è stato scosso da una violenta crisi politica: l'Albania. Dinamiche certo diverse, che abbiamo raccontato in questi giorni con articoli, commenti e multimedia.
Qui come nel resto dei Balcani, pur con molti limiti, l'Unione europea ha risposto con politiche più coerenti: gli interessi geostrategici sono risultati convergenti con la tutela dei diritti umani e della democratizzazione. Una strada d'opportunità e di responsabilità per i Balcani e per la stessa Europa, da garantire anche alla sponda sud del Mare nostrum.
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