L’ultimo dei latitanti
Goran Hadžić era l’ultimo dei latitanti ricercati dal Tribunale internazionale dell’Aja per i crimini nella ex Jugoslavia (TPI), l’ultimo dei 161 accusati da questo tribunale e il 46simo consegnato dalla Serbia. Secondo il presidente serbo Tadić il suo arresto era “un atto dovuto nei confronti dei cittadini della Serbia e nei confronti delle vittime, oltre che necessario al proseguimento del processo di riconciliazione tra le società della nostra regione”.
Dopo la consegna di Radovan Karadžić e Ratko Mladić, con l'arresto di Goran Hadžić avvenuto mercoledì 20 luglio alle ore 8.24 a Fruška Gora, in Vojvodina, si chiude il capitolo della collaborazione tra la Serbia e il Tribunale internazionale dell'Aja per i crimini in ex Jugoslavia.
Ora la Serbia si aspetta da Bruxelles il riconoscimento dello status di Paese candidato all’UE e, possibilmente, la data per l’avvio dei negoziati di adesione. Ma nonostante la rimozione degli ostacoli legati alla piena collaborazione con il TPI, il percorso di Belgrado verso l’UE è solo al suo inizio.
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