Costruttori di ponti
Questa settimana ricorre l'anniversario dell'operazione Tempesta a seguito della quale, nel 1995, l'esercito croato prese il controllo delle Krajine e circa 200.000 serbi di Croazia fuggirono dal Paese. Per il presidente croato Josipović si trattò di “giorni di onore e gloria”, mentre per il suo omologo serbo Tadić in queste giornate i serbi “portano il lutto e rendono omaggio alle vittime innocenti”.
Mentre le versioni ufficiali del passato restano distanti, nei Balcani emergono sempre più – fuori dalle istituzioni – le figure di coloro che Alex Langer definiva costruttori di ponti, esploratori di frontiera, traditori della compattezza etnica.
A loro abbiamo deciso di dedicare una serie di articoli, che ricordano il movimento croato contro la guerra, l'educazione al coraggio civile dell'associazione Gariwo di Sarajevo e, lontano dai Balcani, le iniziative per il dialogo tra armeni e azeri del centro Imagine. Per cercare di elaborare una visione comune della storia recente e guardare avanti.
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