brividi...

questo diario di bordo, è stato ai miei occhi e alla mia anima un continuo susseguirsi di brividi, per i luoghi visitati e le sensazioni provate... mi sono soffermata molto a leggere e rileggere il paragrafo che tratta del Ponte di Mostar, il cosiddetto Ponte Vecchio considerato simbolo della tolleranza e dell'apertura che la città portava verso le diverse culture. La sua distruzione rappresenta oltre la furia di una guerra anche la rovina del morale della sua stessa popolazione... "la sensazione che fosse li "posato" per restare, per non essere più abbattuto".. la sua solidità è la solennità di un ricordo che non può morire. alla fine di questo diario le parole che invadono la mia mente sono attesa, desiderio, scoperta, condivisione, libertà.. di provare, di osservare, di assaporare questi Balcani sotto una luce "speciale". "liberarci-liberare il più possibile alla partenza i nostri spazi per il viaggio" infondo il viaggio è assaporare il gusto della percorrenza con la volontà di accogliere il nuovo... con meraviglia...
grazie per la delicatezza con cui sei entrata in questi luoghi!!