Qualche osservazione.
Gentile Osservatorio, leggendo le interviste dedicate ad alcuni giovani rap-presentanti del cinema delle repubbliche ex-yugoslave mi pare giusto ricordare che: 1} Noi in Italia abbiamo soprattutto conosciuto, per quanto riguarda il cinema serbo, Z. Zilnik, che ha presentato opere ricche di attualita' ed anche costruite con uno stile personale. 2} Dopo la guerra la cinematografia serba, come quella croata e delle altre repubbliche, si trova nelle condizioni che aveva l'Italia uscita dal conflitto del '45; c'e' la necessita' di uscire dalla spirale consumista per testimoniare la crescita del dovere di cronaca nei confronti della societa' uscita dalla guerra e con le ferite ancora aperte. Penso tuttavia che le cinematografie nazionali dell'ex-Yugoslavia dovrebbero porsi in contatto con quanti ideano e sviluppano tematiche ambientate nei loro paesi, anche se appartengono all'Occidente; riuscirebbero cosi' a collaborare con consistenti porzioni di indivi- dualita' che in Italia ad es. vengono marginalizzate o boicottate, questo certamente in direzione euro- pea e aupicando l'ingresso nel Programma Media che in Europa e' la valvola migliore per incentivare prodotti che non siano pura evasione o spettacolo. Grazie, Giuliano Giuricin Grado {GO}