Un dvd interattivo curato dall'associazione "Aiutateci a salvare i bambini - Onlus" e dedicato a chi lavora con i bambini e gli adolescenti vittime di trauma dell'assalto alla scuola di Beslan
Fonte: Trentino Solidarietà
Un dvd interattivo per bambini e adolescenti vittime di trauma è stato presentato nel mese di luglio presso la sala stampa del palazzo della Provincia Autonoma di Trento, a conclusione del "Progetto pe i Bambini, i genitori e gli insegnanti sopravvissuti all'attacco terroristico di Beslan", curato dall'associazione "Aiutateci a salvare i bambini - Onlus".
Oltre all'assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, erano presenti Ennio Bordato, presidente dell'associazione, e le psicologhe Sara Scrimin ed Ughetta Moscardino che hanno curato l'intervento psicologico.
"Questa esperienza - ha detto l'assessore Beltrami - è un valido esempio di come si fa solidarietà in provincia di Trento: attraverso la collaborazione con le associazioni, per costruire legami e scambi duraturi con le comunità dove si va ad operare. E' soprattutto con l'ascolto che si possono aiutare le persone a riprendere un'esistenza normale dopo eventi simili. Questi esempi di solidarietà, in un momento in cui si guarda con sfiducia a tutto quello che accade nel mondo, sono un vero ossigeno per tutta la comunità".
Il dvd presentato vuole essere uno strumento innovativo a disposizione degli insegnanti, degli psicologi e delle famiglie dei bambini che hanno subito il trauma dell'assalto alla scuola di Beslan per aiutarli a superarlo. Spiega come riconoscere dai sintomi e dalle sensazioni che si provano il trauma psicologico patito e la sua gravità.
Con un linguaggio semplice e modalità interattive insegna ai più piccoli come affrontarlo da soli o, nei casi più gravi, chiedendo aiuto. Distribuito in 1000 copie alla comunità di Beslan è stato prodotto a conclusione di un articolato intervento di solidarietà iniziato nel 2004, all'indomani dell'attacco terroristico alla scuola n. 1. Fra il primo e il tre settembre del 2004, nella città di Beslan nell'Ossezia del nord, repubblica caucasica della Federazione Russa, un gruppo di ribelli occupò una scuola sequestrando circa 1200 persone tra adulti e bambini. Quando le forze speciali russe fecero irruzione ci furono numerosi morti e feriti. Molti bambini feriti furono ricoverati presso la Clinica Pediatrica di Mosca perchè bisognosi di cure o interventi specialistici. In seguito, trentatre di loro, con le famiglie, per un totale di sessantatre persone, furono accolti per un periodo in Trentino.
Negli anni a seguire, con la collaborazione dell'equipe di psicologhe dell'emergenza dell'università di Padova, è stato avviato un progetto di sostegno psicologico nella città di Beslan. Gli interventi sul posto hanno coinvolto psicologi e insegnanti con l'obbiettivo di approfondire eventuali difficoltà emotive, comportamentali e interpersonali dei bambini e degli adolescenti. Ai bambini e ai ragazzi è stata data una chiave di lettura diversa dei sintomi di malessere manifestati spiegando che si trattava di reazioni normali di fronte ad un evento anormale e traumatico e sono state insegnate alcune modalità di base per fronteggiare i sintomi psicologici di malessere.
Ennio Bordato, ricordando che l'episodio di Beslan è un esempio drammatico di tragedia umana, ha sottolineato che la popolazione e le istituzioni locali hanno compreso l'importanza dell'intervento che si è realizzato.
Info: www.aiutateciasalvareibambini.org
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