Russia, omofobia di stato

28 giugno 2013

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Questo post potrebbe “sollevare interesse nei confronti di relazioni sessuali di tipo non tradizionale” (il riferimento implicito è a lesbiche, gay e bisessuali), magari diffondendo “un'errata rappresentazione delle relazioni sessuali di tipo tradizionale e non-tradizionale quali socialmente di ugual valore”.

Visto che oso suggerire assurdità di questo tipo su un mezzo di informazione (internet è esplicitamente indicato a fianco dei media tradizionali), in Russia potrei essere multato per 100.000 rubli (circa 2.300 euro). Per la persona giuridica responsabile (il giornale per cui scrivo), la multa arriva a un milione di rubli (23.000 euro) ed è prevista la sospensione delle attività fino a 90 giorni. In quanto cittadino straniero, in alternativa alla multa potrebbe capitarmi anche un arresto fino a 15 giorni ed in ogni caso l'estradizione.

Manifestando a favore dei diritti LGBT... a volto coperto. Mosca 2012. Foto di Giorgio Comai

Manifestando a favore dei diritti LGBT... a volto coperto. Mosca 2012. Foto di Giorgio Comai

Tutto questo prevedono le nuove modifiche alla legge “Per la difesa dei bambini dalle informazioni che possono danneggiare la loro salute e il loro sviluppo” (i virgolettati a inizio del testo sono estratti direttamente dal testo della legge) approvate il 26 giugno dal Consiglio della federazione russa, dopo che la Duma l'aveva approvata lo scorso 11 giugno in seconda e terza lettura con 436 voti a favore, un solo astenuto e nessun contrario. Questa la pagina del parlamento che riporta i dati del voto , questa la pagina ufficiale con il testo della legge approvata .

Manca solo la firma del presidente Vladimir Putin che, nessuno dubita, arriverà presto.

Mi è difficile anche solo iniziare a elencare gli aspetti problematici di questa nuova legge. Difficile per ora capire come funzionerà il processo, chi verrà effettivamente punito, chi preferirà l'autocensura. La vaghezza dei termini utilizzati nella legge, a partire dall'espressione “relazioni sessuali di tipo non tradizionale”, aggiunge un ampio margine di arbitrarietà. Certo è che ostacolerà le attività di quella parte di società civile che in Russia si impegna a favore dei diritti LGBT e ulteriormente legittimerà l'omofobia in un contesto in cui membri della comunità LGBT si trovano frequentemente vittima di attacchi violenti.

La legge potrebbe anche portare a scandali internazionali, ad esempio in vista delle olimpiadi invernali di Sochi 2014 previste per il prossimo inverno quando atleti, giornalisti, blogger e autorità da tutto il mondo si recheranno in Russia e potrebbero inavvertitamente (o intenzionalmente) dire o scrivere cose vietate da questa legge. Ma anche senza aspettare le olimpiadi, una frase di Barack Obama a favore dei matrimoni gay o la stessa presenza in Russia di una persona come Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco dichiaratamente omosessuale, potrebbero portare alla diffusione di “informazioni riguardanti relazioni sessuali di tipo non tradizionale che sollevano interesse su questo tipo di relazioni”.

Qualche lettura consigliata sul tema: 

- alcuni testi con maggiori dettagli sulla legge pubblicati online in inglese dalla rivista n+1  

- il recente comunicato di Human Rights Watch

- una bella serie di articoli pubblicati da Open Democracy Russia su storie di vita LGBT , tra cui un articolo dedicato alla Cecenia