Ivo Pukanić, proprietario del settimanale Nacional, e il suo responsabile marketing, Niko Franić, sono stati uccisi in un attentato in pieno centro a Zagabria. Giornalista molto influente, Ivo Pukanić aveva contribuito alla rivelazione di molti scandali e traffici illeciti
da Le Courrier des Balkans , traduzione per Osservatorio Balcani: Maria Elena Franco
Ivo Pukanić e il suo responsabile di marketing sono rimasti uccisi, in pieno centro a Zagabria, nell'esplosione di una bomba. L'esplosione ha avuto luogo alle 18.15, nel parcheggio della via Palmoticeva, in cui il proprietario di Nacional lasciava abitualmente la sua macchina.
La bomba è stata posizionata sotto la vettura ed è stata azionata a distanza. Testimoni parlano di una violenta esplosione, e di un uomo sulla trentina fuggito subito dopo. La polizia ha messo sotto sicurezza il luogo dell'attentato, dove sono arrivate anche diverse autoambulanze.
"Zagabria non diventerà come Beirut"
Il premier Ivo Sanader ha parlato di "atti di terrorismo", di uno stile differente rispetto agli abituali regolamenti di conti della mafia. Ha promesso che i migliori specialisti saranno chiamati per mettersi al lavoro su quest'inchiesta. Il primo ministro ha aggiunto che il governo condanna fermamente questo gesto, e ha promesso una lotta ancora più ferma contro il crimine organizzato. Ivo Sanader ha dichiarato che non permetterà che "Zagabria diventi come Beirut".
Il presidente della Repubblica Stipe Mesić si è espresso in modo analogo riguardo a questo attentato. "Il terrorismo è arrivato nelle strade della capitale croata. Si tratta di una sfida del tutto nuova per ognuno di noi. Lo Stato deve reagire immediatamente e con forza. La società dev'essere unita, non c'è tempo da perdere. O loro o noi".
Il proprietario ed ex capo redattore di Nacional era considerato una personalità molto influente in Croazia, ma era oggetto di aperte controversie dopo che aveva fatto internare sua moglie in un ospedale psichiatrico (vedi il nostro articolo, ndr). La donna aveva chiesto l'aiuto di una ONG, sostenendo che i suoi diritti erano stati violati.
Questo attentato avviene a meno di tre settimane dalla morte della figlia del celebre avvocato Zvonimir Hodak, uccisa in pieno giorno in centro a Zagabria (vedi il nostro articolo, ndr).
Questi attacchi contro un giornalista e un ex responsabile municipale avevano suscitato anche le critiche dell'Ue sul modo in cui la Croazia lotta contro il crimine organizzato.
Dopo la morte di Ana Hodak, il primo ministro Sanader aveva sostituito i ministri dell'Interno e della Giustizia insieme al capo della polizia.
La Croazia teme che questa escalation di violenza criminale possa compromettere la sua posizione nel processo di integrazione europea. Il rapporto annuale della Commissione europea sarà pubblicato nelle prossime settimane (vedi il nostro articolo, ndr).
Ivo Pukanić, un giornalista controverso
Ivo Pukanić, nato nel 1961, aveva fondato Nacional nel 1995. Nel 1999 aveva ricevuto il premio per il giornalismo croato e nel 2000 quello per il giornalismo investigativo. Aveva ricevuto anche un riconoscimento per la sua intervista al generale Ante Gotovina, allora latitante, realizzata nel 2003.
Nacional aveva suscitato un grande scandalo nella regione nel 2001, riportando delle rivelazioni scottanti sul traffico di sigarette, indicando il coinvolgimento diretto di Milo Djukanović, dell'uomo d'affari Stanko Subotić "Cane", ma anche del primo ministro serbo Zoran Djindić, assassinato nel 2003.
Nell'aprile del 2008, Ivo Pukanić aveva affermato di essere stato vittima di tentato omicidio, ma sembra si trattasse di uno scenario montato ad opera d'arte. Quest'estate era stato escluso dall'Unione dei giornalisti croati.
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