I singoli sistemi giuridici del continente sono sempre più integrati con il contesto europeo. Un'analisi sulla situazione nei paesi sorti dalla disgregazione jugoslava. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa tesi di laurea

17/12/2015 -  Francesco Coccia

La tesi, “Le interazioni tra Corti costituzionali e Corti europee negli Stati dell' ex Jugoslavia”, ha come obiettivo quello di verificare l’interazione tra le Corti costituzionali dei paesi dell’ex Jugoslavia e le Corti europee, ovvero la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte di Giustizia dell’Unione europea. Oltre a ciò, l’attuale fase storica europea dei paesi dell’area balcanica, porta ad includere nell’oggetto della tesi anche l’Albania, paese non membro dell’ex Jugoslavia, ma con risvolti storici simili, in particolare per quanto riguarda il suo percorso verso i due sistemi europei.

Nel primo capitolo, il lavoro si concentra sulla definizione del fenomeno dell’interazione tra Corti e, nello specifico, ne ricerca e ne approfondisce l’evoluzione nei due sistemi europei: il sistema del Consiglio d’Europa (con la Corte Europa dei Diritti dell’Uomo) e quello dell’Unione europea (con la Corte di Giustizia dell’Unione europea). L’interazione è stata uno degli elementi che ha permesso al Consiglio d’Europa e all’Unione Europea di divenire veri e propri sistemi sovranazionali, efficaci e concreti. La forza delle istituzioni e gli elevati standard democratici raggiunti grazie ai due sistemi risultano fondamentali nel processo di transizione democratica degli Stati dell’Europa centro-orientale, dopo il crollo del blocco sovietico.

Dimostrata l’interazione tra le Corti costituzionali e le Corti europee ed il cammino degli stati dei Balcani occidentali verso il Consiglio d’Europa, che già si è concretizzato, e, verso l’Unione Europea, nella maggioranza dei casi ancora in fase di realizzazione, l’attenzione si sposta sulla presenza del sistema di giustizia costituzionale in questa area.

Nel secondo capitolo si analizzano le caratteristiche del sistema di giustizia costituzionale sviluppatosi nei Balcani occidentali, dalle origini alla Jugoslavia pre e socialista sino all’attuale sistema sorto nei “nuovi” Stati indipendenti.

Nella prima parte del secondo capitolo, si procede all’analisi dell’evoluzione costituzionale del sindacato di costituzionalità.

La dissoluzione della Jugoslavia e la guerra che ne segue conducono alla seconda parte del capitolo, in cui si evidenzia l’affermazione dei “nuovi” Stati indipendenti. In questi, il ruolo svolto più in generale dalla Comunità internazionale e, nello specifico, dal Consiglio d’Europa e successivamente dall’Unione Europea, porta all’adozione di Costituzioni conformi agli standard e ai principi del costituzionalismo europeo. Ha subito l’influenza di ciò anche il sistema di giustizia costituzionale. Così, si procede ad una dettagliata disamina della struttura e dell’organizzazione delle Corti costituzionali dei paesi balcanici e dell’Albania, in cui si sottolinea il ruolo di queste Corti in Stati in cui il processo di transizione democratica è completato e in altri dove ancora è in corso. Ma in tutti è evidente la propensione all’interazione con le Corti europee.

Infine si verifica, attraverso lo studio della giurisprudenza delle Corti costituzionali dei paesi di questa area, l’interazione tra queste e le due Corti europee.

Per la verifica si prendono in esame le decisioni o sentenze di alcune Corti costituzionali che mostrano come l’interazione tra le Corti sia un fenomeno attuale, certo e riscontrabile nell’ampia giurisprudenza delle Corti costituzionali degli Stati presi in esame.


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