La rete #STOPTHEWARNOW è costituita da oltre 175 enti italiani impegnati per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale attraverso azioni nonviolente di pace e umanitarie. Dopo la prima Carovana della Pace per Leopoli di aprile, organizza ora due nuove iniziative per fine giugno e metà luglio verso l'Ucraina
Fonte: Rete "Stop the war now"
#STOPTHEWARNOW è una rete di oltre 175 enti italiani impegnati per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale attraverso azioni nonviolente di pace e umanitarie. La rete è nata per lanciare un messaggio di solidarietà e di opposizione al conflitto in Ucraina e per costruire insieme un’alternativa alla follia della guerra. È coordinata da una cabina di regia composta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, da Pro Civitate Christiana e dalle reti nazionali Focsiv, Aoi, Rete Italiana Pace e Disarmo, Libera contro le mafie, in rappresentanza di tutte le associazioni aderenti.
Tra l’1 e il 3 aprile scorsi #STOPTHEWARNOW ha organizzato una Carovana della Pace, partita dall’Italia alla quale hanno partecipato circa 200 rappresentanti della società civile nonviolenta e pacifista, per testimoniare, con la propria presenza in Ucraina a Leopoli, la volontà di costruire un dialogo di pace attraverso azioni nonviolente; tra cui: il trasporto di 32 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione civile ucraina: l'incontro con le associazioni e istituzioni locali; la marcia per la Pace per le strade di Leopoli; l'evacuazione di oltre 300 profughi, tra cui donne, bambini, anziani e disabili e accoglienza in Italia.
Al momento #STOPTHEWARNOW è in Ucraina con due presenze stabili, una a Leopoli e una a Odessa.
Le immagini delle vittime, dei bambini terrorizzati o degli anziani spaesati che ci giungono dall’Ucraina e da tutte le altre zone di guerra spesso dimenticate, dilaniano le nostre coscienze. La guerra è una follia, è il cancro della convivenza tra le nazioni e la negazione dell’umanità.
La rete, in rappresentanza della società civile nonviolenta e pacifista, chiede che si proclami immediatamente il cessate il fuoco, che si dia spazio alla diplomazia internazionale e alle Nazioni Unite per la risoluzione della controversia e che si consenta alle organizzazioni umanitarie internazionali di intervenire. Ognuno di noi può fare qualcosa di più e di concreto per fermare questo scempio.
Invitiamo tutti le cittadine e i cittadini e le organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale ad aderire alla rete e a prendere parte alle azioni nonviolente e umanitarie che stiamo realizzando in favore della popolazione civile ucraina. Tra queste le due prossime Carovane per la Pace: la prima dal 24 al 27 giugno, la seconda dal 14 al 18 luglio.
Per chiedere che venga riaperto il porto di Odessa, consentendo l’esportazione di grano, perché nessuno ha il diritto di far morire nessun altro di fame; per portare aiuti umanitari indispensabili per la popolazione civile:; per chiedere a gran voce la fine dell’assedio e dei bombardamenti, perché nessuno ha il diritto di fare la guerra, di sparare sui civili e di decidere chi vive e chi muore
L'obiettivo è partire con due Carovane con circa 25 mezzi e un centinaio di persone ognuna. Per partecipare si veda la pagina dedicata all'iniziativa .
Per ulteriori informazioni: carovanaperlapaceinucraina@gmail.com