I vergognosi servizi tv dedicati alla vicenda delle violenze di Dinko Valev nei confronti di rifugiati e migranti ha causato la reazione della sezione bulgara dell'Associazione dei giornalisti europei. Riportiamo in integrale la traduzione di una loro lettera aperta
In relazione alle numerose segnalazioni a noi pervenute riguardo al reportage messo in onda nel “blocco mattutino” dell'emittente bTV lo scorso 18.02.2016, intitolato “Uomo di Yambol cattura immigranti illegali a mani nude”, l'Associazione dei giornalisti europei – Bulgaria (AEJ), si è rivolta lo scorso 22 febbraio alla direzione della tv con la seguente lettera aperta:
“Egregio sig. Petkov,
Egregia direzione di bTV,
scriviamo in relazione al reportage, messo in onda nel “blocco mattutino” della Vostra televisione lo scorso 10 febbraio col titolo “Uomo di Yambol cattura immigranti illegali a mani nude”.
Vorremmo chiedere se, a Vostro parere, il summenzionato servizio risponde ai criteri professionali giornalistici. Ritenete che nel materiale sia presente una chiara distinzione tra i fatti narrati e il giudizio espresso su questi?
Per quale motivo il conduttore Anton Hekimyan e la reporter sul campo esaltano l'uso della violenza fisica, le minacce di morte, la privazione illegale di libertà e linguaggio dell'odio, presentando Dinko Valev come “super-eroe”?
Anche tralasciando la confusione terminologica dei concetti di “rifugiati” e “immigrati irregolari” presente nel servizio, vorremmo sapere se quella espressa è la posizione ufficiale della televisione nei confronti di questa categoria e se è implicito l'invito ai telespettatori a seguire l'esempio del “super-eroe Dinko” nel picchiare e minacciare cittadini stranieri.
Confidiamo in una pronta risposta alle nostre domande. Queste, Vi assicuriamo, sono di estremo interesse non solo per noi, ma per molti dei vostri spettatori, che in questi giorni si sono rivolti all'Associazione dei giornalisti europei – Bulgaria (AEJ) con la richiesta di una nostra reazione in relazione al menzionato materiale giornalistico.
Distinti saluti,
Associazione dei giornalisti europei – Bulgaria (AEJ)"
Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto