La firma che attesta il patto di gemellaggio tra Mostar e Bassano del Grappa conclude il percorso iniziato a settembre 2021 in occasione del simbolico “patto di amicizia” tra le "Città dei due Ponti Vecchi" che i due sindaci avevano siglato a Bassano in coincidenza con la riapertura del restaurato Ponte degli Alpini
Fonte: Ambasciata d'Italia in Bosnia Erzegovina
In un clima di palpabile emozione, si è svolta ieri 24 marzo, presso la sala consiliare della Municipalità di Mostar, la cerimonia di firma dell’accordo di gemellaggio tra le Città di Mostar e Bassano del Grappa, alla quale ha presenziato l’Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina, Marco Di Ruzza. Hanno partecipato ai lavori il sindaco di Mostar Mario Kordić, il presidente del Consiglio Comunale Salem Marić e la sindaca di Bassano del Grappa, Elena Pavan, giunta a capo di una delegazione che constava anche del Presidente del gruppo culturale “Le Arti per Via”, Gianni Posocco. Presente anche una rappresentanza di Montegrotto Terme – municipalità anch’essa gemellata con la città erzegovese - guidata dal sindaco Riccardo Mortandello e di cui era parte anche Silvio Nardo, presidente della locale associazione di volontariato e promozione sociale Auser, da sempre molto attiva in Bosnia Erzegovina con progetti a sfondo umanitario.
La conclusione del gemellaggio tra le Città di Mostar e Bassano del Grappa costituisce il coronamento delle conversazioni avviate il 30 settembre 2021 in occasione del simbolico “patto di amicizia” tra le Città dei due Ponti Vecchi che i due Sindaci avevano firmato a Bassano in coincidenza con la riapertura del restaurato Ponte degli Alpini, dopo sette anni di lavori.
La cerimonia di firma è stata aperta da un intervento del sindaco Kordić, che, richiamando parole del più famoso scrittore bosniaco e Premio Nobel per la letteratura, Ivo Andrić, ha sottolineato che “Di tutto ciò’ che l’uomo costruisce, nulla è più prezioso dei ponti”. L’idea del ponte quale espressione della volontà umana di superare ostacoli, connettere e riconciliare persone, e promuovere amicizia e collaborazione – secondo la narrativa di Andrić – è proprio il motivo ispiratore del gemellaggio tra Mostar e Bassano del Grappa, ha spiegato Kordić. Pur diversi sul piano della struttura architettonica, i Ponti Vecchi delle due Città condividono straordinarie affinità storiche, a partire dal periodo di realizzazione (risale al 1569 il progetto definitivo del Ponte di Bassano, elaborato da Andrea Palladio, mentre la costruzione dello Stari Most, commissionata dal sultano Solimano Il Magnifico, venne ultimata nel 1566-1567), passando per le tragedie belliche che li hanno danneggiati, ed arrivando ai rispettivi processi di ricostruzione, che li hanno restituiti ai loro splendori e alle loro naturali funzioni. Il Sindaco di Mostar ha infine informato che dal mese di aprile la città sarà ancora più vicina all’Italia, grazie ai voli diretti per tre destinazioni – Roma, Bari e Verona – che verranno gestiti dalla compagnia altoatesina SkyAlps.
“Era scritto nel libro della storia che le nostre città si sarebbero incontrate”, ha affermato la sindaca Pavan, che, al di la della forte valenza simbolica dell’iniziativa, ha ricordato i tanti terreni di collaborazione che il rapporto di gemellaggio contempla, dall’economia al turismo, dagli scambi culturali alla ricerca scientifica, dall’inclusione sociale allo sport, con un focus particolare rivolto ai più giovani “quali cittadini del mondo”. Un primo momento attuativo del gemellaggio sarà affidato al sodalizio “Le Arti per via ” di Bassano del Grappa, una miscela di gruppo folk, museo itinerante e teatro di strada che si esibirà a Mostar nel mese di luglio e che ha già stabilito un rapporto di collaborazione con il locale Museo di storia dell’Erzegovina.
Il Presidente del Consiglio Comunale Salem Marić ha contestualizzato il gemellaggio nell’ambito degli eccellenti rapporti tra la Bosnia Erzegovina e l’Italia, un Paese – ha evidenziato – che “oltre ad essere un importante attore economico, è per noi un partner strategico e un amico sincero”.
Nel concludere gli interventi che hanno preceduto la firma dell’accordo ed il susseguente scambio di doni, l’Ambasciatore Di Ruzza ha messo in luce la “perfetta tempistica” dell’evento, che offre infatti occasione per festeggiare la decisione del Consiglio Europeo favorevole all’apertura dei colloqui di adesione con la BiH – processo che ha visto il fondamentale sostegno italiano, testimoniato anche dalla recente visita a Sarajevo, del vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani - consentendo inoltre di aprire una finestra sulla ricorrenza del 22 luglio prossimo, quando si celebrerà il ventennale della riapertura del Ponte di Mostar, la cui riedificazione ha visto l’Italia nel ruolo di protagonista. Di Ruzza ha altresì reso noto che l’Ambasciata, a testimonianza dei forti legami che uniscono Mostar all’Italia, porterà a giugno nella città erzegovese un evento culturale di grande richiamo nel quadro delle celebrazioni della Festa della Repubblica.