Viaggiare i Balcani propone dal 18 al 21 agosto un viaggio tra l’Adriatico e le Alpi, in quel Friuli Venezia Giulia terra di genti di frontiera
Informazioni: Viaggiare i Balcani
Frontiere culturali, linguistiche, militari, politiche … mentali: da Palmanova e Gradisca d’Isonzo, poste sulla linea del duro scontro tra Venezia e Vienna, alla Trieste asburgica delle tante nazioni; dall’ospedale psichiatrico “basagliano” fino alle città “gemelle” di Gorizia e Nova Gorica, unite e divise. Friuli e Venezia Giulia sono da secoli terre di frontiera ricche di elementi diversi, che spesso coesistono in armonia, si mescolano e si combinano per formare qualcosa di nuovo.
Nella prima metà del ‘900, la Storia e gli uomini hanno trasformato queste frontiere sfumate in confini, netti e taglienti: “o questo o quello”, mettendo in crisi identità e modi di vita plurali, che attingevano sia dall’uno che dall’altro. Sono state tracciate linee che hanno separato e cambiato esistenze, destini. Ma anche laddove i confini sembravano mannaie, questo territorio è riuscito ad ammorbidire nel tempo ciò che appariva duro ed immutabile, con un lavoro paziente che oggi vede protagoniste le nuove generazioni. Così, queste terre ritornano ad essere luogo d’incontro e condivisione: dalla frontiera armata tra Serenissima ed Impero alla frontiera mentale che separa i cosiddetti “normali” dagli “ammalati”, luoghi e incontri di questo viaggio ci conducono in un mondo ricchissimo, esempio di come potrà essere la nuova Europa: divisa e conflittuale o capace di accogliere ed elaborare culture, tradizioni, idee, punti di vista, stati d’animo…
Ci attendono incroci inattesi e temi poco o nulla conosciuti. Ancora una volta tra l’Adriatico e le Alpi, tra il sasso del Carso e la natura dolce della costa.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
MERCOLEDI’ 18 AGOSTO - TRENTO – MESTRE – PALMANOVA – GRADISCA D’ISONZO – GRADO
Partenza da Trento alle 5.30. Sosta a Rovereto e a Mestre Stazione FFSS alle 8.00 per la raccolta dei partecipanti. Dedichiamo il mattino alla frontiera militare, toccando i centri di Palmanova (patrimonio dell’umanità UNESCO) e Gradisca d’Isonzo: piazzeforti d’importanza fondamentale nel ripetuto scontro tra Repubblica di Venezia ed Impero asburgico, ma anche parte del complesso sistema di difesa italiano contro il blocco dei Paesi socialisti durante la Guerra fredda.
Dopo il pranzo libero, visitiamo Grado, città costiera carica di storia, protagonista di fitti rapporti con Aquileia e Venezia, divenuta spiaggia austriaca per eccellenza nell’ultimo scorcio del ‘800, unica di sabbia nei territori asburgici. Qui esploriamo il particolare legame tra l’Adriatico ed il mondo viennese, ma anche quello privilegiato tra l’Istria e la città, tanto da divenire la nuova casa di pescatori e agricoltori istriani con l’Esodo del Secondo dopoguerra. Cena e pernottamento ad Aquileia in hotel 3*.
GIOVEDI’ 19 AGOSTO - GRADO – TRIESTE
Approfittiamo della nostra presenza a Grado e trascorriamo il mattino in città per un po’ di relax: la spiaggia o il passeggio nel vecchio borgo dei pescatori o sul lungomare che guarda l’Istria ci offrono la possibilità di trascorrere ore serene e piacevoli.
Dopo il pranzo libero ci spostiamo a Trieste, dove visitiamo il cuore storico abbracciando un punto di vista particolare: è l’anima slovena quella che scopriamo, venendo a contatto con questa comunità solida e numerosa che ha vissuto un ‘900 complicato. La scoperta del suo sviluppo sociale, economico e culturale passa attraverso la visita di siti emblematici – come il Narodni Dom, nato come riferimento per la comunità e dato alle fiamme dalle squadre fasciste nel 1920 – e tenendo conto della pluralità di genti, lingue, culture e religioni che dal ‘700 fanno di Trieste una città cosmopolita … e di frontiera. Cena e pernottamento alle porte di Trieste in hotel 3*.
VENERDI’ 20 AGOSTO - TRIESTE – MUGGIA – GORIZIA
Dopo la colazione, seguiamo il nostro filo tematico con la visita all’ex Ospedale psichiatrico, inaugurato nel 1908 nel Parco di San Giacomo. Qui tocchiamo il turbamento di identità di frontiera in una regione di frontiera, che in 40 anni conosce ben 6 diverse bandiere: da quella dell’Impero asburgico a quella dell’Italia repubblicana, passando per il Regno sabaudo, il Terzo Reich, la nuova Jugoslavia socialista ed il Governo Militare Alleato. Ma è anche l’occasione per parlare di discipline di frontiera, quali la psicanalisi e la psichiatria, che qui hanno avuto esponenti eminenti nelle figure di Edoardo Weiss e Franco Basaglia.
Dopo il pranzo libero giungiamo a Muggia – lembo d’Istria italiana – e più precisamente sul confine di Stato che un tempo divideva Italia e Jugoslavia, mentre oggi ci separa dalla Slovenia. Esploriamo i dintorni e ragioniamo sulla definizione del confine nel 1954, sul piccolo Esodo dei Muggesani, sui controlli dei graničari (poliziotti di confine) jugoslavi e sulla scomparsa del confine in tempi recenti. Cena e pernottamento in hotel 3* a Gorizia.
SABATO 21 AGOSTO - GORIZIA – MESTRE – TRENTO
Dopo la colazione ci accoglie Gorizia-Nova Gorica, Capitale Europea della Cultura 2025. Centro culturale di rilievo nel periodo asburgico, Gorizia ed il suo territorio sono stati protagonisti di un felice abbraccio di lingue e culture – italiane, friulane, slovene e tedesche – che nel corso del ‘900 è stato messo a dura prova. La cosiddetta Nizza austriaca è così divenuta la città maledetta della Grande Guerra e poi la città contesa tra sloveni e italiani al termine della Seconda Guerra Mondiale.
Da tempo Gorizia attende che il suo notevole patrimonio di storia, cultura, architettura e vita politica e sociale venga scoperto e valorizzato, mentre la linea di confine che la divide dalla Nova Gorica jugoslava sta progressivamente (ma faticosamente) sbiadendo. In bilico lungo la linea di confine – dove un tempo passava la Cortina di Ferro – puntiamo così l’attenzione su Piazza della Transalpina, simbolo (zoppicante) della caduta del confine tra le due città, pronta ad essere ridisegnata per assumere il ruolo che merita. Dopo il pranzo organizzato e l’incontro con un protagonista della vita politica e culturale della città, rientriamo sostando a Mestre FFSS e a Rovereto per la discesa dei partecipanti, con arrivo a Trento in serata.