Le organizzazioni partner del Media Freedom Rapid Response (MFRR) esprimono preoccupazione per il discredito di un importante giornalista georgiano da parte di Shalva Papuashvili, presidente del parlamento georgiano
I commenti di Papuashvili si aggiungono ad una più ampia ondata di campagne diffamatorie contro i media indipendenti in Georgia. Il 20 febbraio 2024, i media georgiani hanno riferito che Papuashvili aveva pubblicamente screditato Gela Mtivlishvili, l'editore del sito di notizie online Mtis Ambebi , mettendo in dubbio nel corso di un'intervista le credenziali di giornalista, che stava lavorando su un disastro naturale nella località montana di Shovi nell'agosto 2023, in cui sono rimaste uccise 33 persone. In un lungo commento all'articolo, Papuashvili ha affermato che il pezzo fosse "pieno di bugie" e parte di una "campagna di disinformazione". Ha inoltre messo in dubbio la base su cui Mtivlishvili è stato selezionato per il Premio dell'UE per il giornalismo 2023 , un premio assegnato ogni anno dalla missione di vigilanza dell'UE in Georgia (EUMM), chiedendo di conoscere l'identità dei membri della giuria che hanno selezionato i vincitori. I commenti riflettono un tentativo da parte del presidente di minare la fiducia in Mtis Ambebi, Gela Mtivlishvili e nella più ampia scena dei media indipendenti in Georgia.
Questo non è il primo incidente di questo tipo che coinvolge Papuashvili, che nel settembre 2023 scrisse una lettera di reclamo ad alcuni donatori della redazione di OC Media, ai suoi occhi colpevole di aver rifiutato di pubblicare un articolo di opinione che aveva scritto. Papuashvili ha descritto la decisione di OC Media sulla sua lettera come "un caso illustrativo del perché e di come i sedicenti 'media critici' in Georgia si screditano in modo irreparabile, perdendo la fiducia del pubblico e finendo per parlare per lo più tra loro o con la propria bolla chiusa". Con la sua reazione, Papuashvili ha screditato un organo di stampa legittimo e ha contribuito ad aumentare la sfiducia nei media.
La Georgia Media Advocacy Coalition ha espresso preoccupazione per il fatto che la disinformazione e le campagne di discredito contro i giornalisti stiano diventando "sistematiche ", ancor più in seguito ai commenti più recenti di Papuashvili. A gennaio, il partito di governo Sogno Georgiano ha reagito a una richiesta di informazioni pubbliche inviata al parlamento dalla giornalista Tea Giligashvili pubblicando una copia della sua lettera sulla pagina Facebook del partito e mettendo in dubbio la legittimità della sua richiesta. All'epoca, la Georgia Media Freedom Coalition aveva denunciato queste azioni, sostenendo che Sogno Georgiano "utilizza sistematicamente la [sua] pagina Facebook per screditare gli oppositori politici, le organizzazioni della società civile, i media critici e i giornalisti". In un altro episodio, Vladimer Mgaloblishvili, membro del parlamento della regione di Ajara, ha pubblicato una lettera simile inviata all'assemblea locale dal giornalista Tedo Jorbenadze. Nel suo post screditante, Mgaloblishvili ha accusato il giornalista di "mentire" e di non aver fatto alcuno sforzo per nascondere i suoi dati personali. Le autorità locali hanno poi affermato di "non ricordare" come la lettera sia entrata in possesso di Mgaloblishvili, ha scritto la Media Freedom Coalition.
I partner di MFRR hanno chiesto alle autorità georgiane di garantire che i media del paese possano funzionare liberamente, senza ricevere commenti sprezzanti o offensivi da parte dei politici, soprattutto da coloro che occupano posizioni di potere e che hanno un ruolo significativo nella società.