Dopo il blocco russo del gas all'Ucraina dello scorso giugno, ritorna la preoccupazione europea per la sicurezza energetica. Un'infografica dell'European Parliamentary Research Service sullo scenario energetico europeo.
Il blocco del gas destinato all'Ucraina da parte di Gazprom dello scorso 16 giugno ha riacceso le preoccupazioni in Europa per le forniture di gas per il prossimo autunno. La questione della sicurezza energetica europea è stata affrontata al vertice europeo di Ypres del 26 e 27 giugno in cui si è discusso delle possibili soluzioni alla crisi tra Ucraina e Russia con particolare riguardo per la questione energetica.
L'UE è largamente dipendente dall'import di energia dal momento che meno della metà dell'energia che si consuma in Europa è coperta dalla produzione interna. La restante parte, intorno al 53%, è importata dall'estero, in primo luogo dalla Russia, principale fornitore europeo di gas, petrolio ed energia fossile. Dall'Ucraina, invece, transitano le condutture che portano il gas in Europa, in particolare alla Bulgaria, alla Slovenia e all'Italia.
L'European Research Service, il centro ricerche del PE, ha recentemente pubblicato una serie di grafici che illustrano nel dettaglio lo scenario energetico europeo. L'infografica presenta, in particolare i dati della produzione domestica nazionale, il tasso di dipendenza dall'esterno e le importazioni nette di ciascun paese e la media EU28.
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