Giorgio Di Giuseppe 11 novembre 2014

In origine era chiamata semplicemente, sciarpa croatta, poi nel tempo, fu abbreviata prima in croatta, poi divenne cravatta. Questo accessorio di abbigliamento che nel mondo occidentale simboleggia, generalmente, l'eleganza maschile è celebrato, ogni anno il 18 ottobre in Croazia, con la Giornata mondiale della cravatta

Istituita nel 2008, la celebrazione ha come obiettivo quello di ricordare i simboli che essa rappresenta in tutto il mondo: autorevolezza, eleganza e potere. Da allora, si svolgono, proprio in quella data, diverse cerimonie organizzate dall’Accademia Cravatica, che coinvolgono tutte le città, grandi e piccole, del paese.

Fiume ha festeggiato, questa ricorrenza, invitando il comune di Castelmuschio a svolgere, sul Corso, la cerimonia della “Stomorina,” un’antica tradizione isolana. Questa importante manifestazione, che si svolge il 15 d’agosto, decorando la piazza principale, una volta, vedeva protagonisti i giovani del luogo, ragazzi e ragazze, che preparavano la piazza con fazzoletti di seta colorati e la frutta fresca. Poi, riunitisi tutti nella piazza, legavano i fazzoletti e la frutta su delle funi che appendevano facendole incrociare al centro. In quel punto veniva legata una “bandira”, che veniva a sua volta decorata con delle palline colorate. Oggi, però, la manifestazione è stata rivista con l’aggiunta di stendardi e di diversi gruppi folkloristici locali.

Ha partecipato all’evento anche il sindaco Vojko Obersnel il quale, come da tradizione, dopo essersi fatto mettere la cravatta al collo da una ragazza, ha dichiarato: «Per Fiume come città è un onore poter ospitare questi eventi. Come sindaco sono soddisfatto di essere riuscito a concordare l’arrivo in città dei nostri ospiti e come cittadino sono contento di avere assistito a questa manifestazione.»

A Pola invece è stata allestita, dagli alunni del ginnasio locale, la mostra “Con la cravatta in Europa”. Sono state esposte diverse cravatte a scacchiera, con stemma, simboli araldici della cultura nazionale, design d’ispirazione istriana fatti di bocalette, casite, pozzi, asinelli, e maxi cravatte composte da foglie d’olivo. Quest’anno sono state aggiunte anche una serie di fotografie che ritraggono gli alunni locali davanti alla sede del Parlamento europeo, all’Ufficio istriano e anche di fronte al Tribunale dei diritti umani di Strasburgo.

L’inaugurazione polese della mostra ha visto presenti Valerio Drandić, in rappresentanza della Regione Istriana, il sindaco di Pola, Boris Miletic,Vili Rosanda, presidente del Club giovanile della DDI, tra gli studenti e docenti liceali e i rappresentanti dell’Academia Cravatica. La manifestazione è poi continuata presso Piazza Port’Aurea, dove il sindaco ha provveduto a incravattare il bronzeo James Joyce. La medesima sorte è toccata anche ai busti di Matko Laginja e di Mate Balota.

 

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