La china verso il controllo e la censura del Governo di Viktor Orbán sulla stampa ungherese non può essere più tollerata. Per denunciare ancora una volta questa deriva antidemocratica, Articolo 21 organizza per oggi 30 luglio due iniziative, alle quali partecipa anche OBCT: il tweetstorm #nobavaglioungherese e un webinar dalle 17.00 con diversi relatori, tra i quali i vertici di FNSI e EFJ
Fonte: Articolo 21
Lo scorso 24 luglio oltre 70 giornalisti di Index.hu , il più grande portale indipendente di informazione in Ungheria, si sono dimessi per protesta contro la scelta dell'editore di sostituire il direttore della testata, Szabolcs Dull, dichirando in un comunicato stampa: "Non sussistono più le condizioni per operare in modo indipendente. Il licenziamento di Dull costituisce una chiara interferenza nella nostra struttura interna: non possiamo non considerarla un tentativo esplicito di esercitare pressione su Index.hu”.
L’irreversibile china verso il controllo e la censura del Governo di Viktor Orbán sulla stampa ungherese non può essere più tollerata. Per denunciare ancora una volta la deriva antidemocratica ed illiberale che caratterizza l’Ungheria, giovedì 30 luglio, Articolo 21 ha promosso una doppia iniziativa. Un tweetstorm per rilanciare il nostro sempre più convinto #nobavaglioungherese e il webinar “Un’ora con…” (che si potrà seguire alle 17 a questo link: meet.google.com/zbt-gwki-xye ) dedicato all’appello lanciato dalla Federazione europea dei giornalisti che chiede alla Commissione Europea di avviare un’inchiesta sulla vicenda Index Ungheria, culminata con il licenziamento del direttore della testata.
L’incontro sarà occasione per chiedere anche all’Italia di mobilitarsi in sede europea contro questi continui provvedimenti repressivi di ogni libertà democratica voluto da un governo nazionalista e populista, però Rogari è inconciliabili con l’appartenenza all’Unione.
Una delle misure entrate di recente in vigore in Ungheria, giustificata con la necessità di affrontare al meglio l’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, è quella che prevede da uno a cinque anni di detenzione per chi diffondesse notizie false.
Una legge che ha dato, inoltre, al primo ministro Viktor Orbán pieni poteri e gli ha consentito di governare per decreti e con piglio autoritario approvando nuove leggi bavaglio.
Siete tutti invitati a partecipare al tweetstorm dalle ore 17.00 alle 18.00 su Twitter usando l’hashtag #nobavaglioungherese.
Porteranno il sostegno degli organismi internazionali dei giornalisti il segretario generale della Efj (Federazione europea) Ricardo Gutiérrez, il segretario generale Fnsi Raffaele Lorusso, il segretario generale aggiunto Fnsi Anna Del Freo, il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti. Interverranno tra gli altri l’europarlamentare Giuliano Pisapia, la coordinatrice nazionale della lotta all’antisemitismo Milena Santerini, il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, le giornaliste Paola Rosà, Tiziana Ciavardini e Antonella Napoli con testimonianze sulla situazione in Ungheria e in altri Paesi dell’Europa dell’est.
Le prime adesioni: Raffaele Lorusso, Beppe Giulietti, Anna Del Freo (Fnsi) Elisa Marincola, Paolo Borrometi, (Articolo 21) Barbara Scaramucci, presidente onorario di Articolo 21, Roberto Natale, coordinatore Comitato scientifico Articolo 21, Stefano Corradino, direttore di Articolo 21, Graziella Di Mambro, direttivo di Articolo 21, Antonella Napoli, direttivo Articolo 21 e direttrice di Focus on Africa, Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai, Federica Angeli, giornalista Repubblica, Vincenzo Vita, Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Carlo Bartoli, presidente Fondazione Ordine dei giornalisti della Toscana, Marino Sinibaldi, direttore Radio 3, Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia, Flavio Lotti, coordinatore Tavola della Pace, Stefano Tallia, segretario Associazione stampa subalpina, Nicole Corritore, Osservatorio Balcani Caucaso, Paola Rosà, Osservatorio Balcani Caucaso, Fabiana Martini, Articolo 21 Fvg e Assostampa Fvg, Nello Scavo, Avvenire, Cristina Perozzi, Articolo 21 Marche, Alessandra Costante, portavoce Controcorrente, Piero Damosso, Tg1,Gianpaolo Boetti, consigliere INPGI, Tiziana Ciavardini, giornalista Il Fatto Quotidiano, Valter Vecellio, giornalista Tg2, Elisabetta Cosci, vice presidente Odg nazionale,Danilo De Biasio, Articolo 21 Lombardia e direttore Festival Diritti Umani, Fabiana Pacella, Assostampa Puglia, Mattia Motta, Fnsi, Luca Frati, consigliere Odg. Roberta Serdoz, giornalista Rai, Ivano Maiorella, Direttore Giornale Radio Sociale, Antonio Valentini, Eucity Infocom, Silvio Giulietti, giornalista Rai e membro Articolo 21, Francesco Cavalli, segretario generale Premio Roberto Morrione, Patrizia Anastasi, Rai3, Angelo Pizzuto, giornalista e critico teatrale, Roberto Rinaldi, Assostampa Trentino Alto Adige e Art. 21 Trento/Bolzano, Francesco Birocchi, pres. Odg Sardegna, Carlo Muscatello, pres. Assostampa Friuli Venezia Giulia, Sergio Tazzer, giornalista, Stefania Bolzan, giornalista Rai, Marino Bisso, Repubblica, Maurizio Bekar, giornalista freelance, Roberto Pagano, Avanti! on line, Francesco Lepore, caporedattore GayNews, Giancarlo Fornari, imprenditore, Mimma Callegaris CPO Fnsi, Stefania Battistini. giornalista Rai, Silvia Garambois Giulia Giornaliste, Mauro Biani, disegnatore, Danilo De Biasio, Festival diritti umani, Gian Mario Gillio, Articolo 21 Piemonte, Associazione Amici Roberto Morrione.
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