A Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, aperte le mostre dell'illustratore turco Murat Palta e del bulgaro Kiril Cholakov
Ha aperto al pubblico lo scorso 20 settembre a Bagnacavallo un progetto espositivo di respiro internazionale con il quale il Museo Civico delle Cappuccine intende dare il proprio contributo alla corsa di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019. Sono state aperte infatti in contemporanea le mostre "Murat Palta. Cult Hollywood movies as Ottoman miniatures" e "Kiril Cholakov. Diario minimo balcanico". Le due mostre, insieme all'esposizione al pubblico della Donazione Giuseppe Maestri, fanno parte del progetto espositivo “Passaggio a sud-est. Un ponte verso Oriente” il cui sguardo spazia tra Ravenna e l'Oriente ottomano, passando naturalmente per i Balcani.
Niente oggi più dell'ironica e sorprendente proposta del giovane illustratore turco Murat Palta, classe 1990, può raccontarci con quale sguardo un Paese dall'antica tradizione come la Turchia si affacci al contemporaneo. Il progetto artistico di Palta di illustrare alcune tra le più famose scene del cinema hollywoodiano come fossero miniature ottomane del 16° secolo è divenuto in breve un fenomeno mediatico, facendo letteralmente il giro del mondo. Dalla sua volontà di "intrecciare globale con locale, Oriente e Occidente, tradizionale col contemporaneo, aggiungendo un pizzico di umorismo" è scaturita una suggestiva serie di lavori che reinterpreta attraverso l'ottica di un miniatore del palazzo del Sultano, episodi tratti dalle più celebri pellicole e ormai passati nel nostro immaginario collettivo: Arancia Meccanica, Kill Bill, Alien, Quei bravi ragazzi, Shining, Il Padrino ed altri ancora. La mostra, curata da Diego Galizzi e Fabrizio Lollini, può essere un'occasione unica per scoprire più da vicino il concetto stesso di arte e di illustrazione libraria nel mondo islamico.
L'altra mostra ospitata al museo ci presenta i lavori del bulgaro Kiril Cholakov, un artista dalle grandi doti di sensibilità e lirismo. Al contrario di Palta, Cholakov punta a coinvolgerci emotivamente attraverso delicate visioni a monocromo costruite mediante flussi interminabili di parole che rivestono, come una nebbia, grandi tele bianche. I suoi sono frammenti di memoria che ritornano dopo anni di torpore, tracce di esistenze solitarie ed epiche, immagini di una terra di mezzo dove il protrarsi e il ritrarsi di grandi Imperi ha sedimentato un paesaggio del ciò-che-rimane.
Il ricco cartellone del museo bagnacavallese si completa con l'esposizione all'interno di tre sale appena riaperte al pubblico della donazione Giuseppe Maestri, da poco acquisita nelle collezioni museali. L'opera del compianto incisore di Sant'Alberto ci introduce in un mondo onirico e sospeso, che presentandoci la sua “Ravenna sognata” ci trasporta inevitabilmente in una dimensione dall'atmosfera vibrante di colori, decoratività e ritmi musicali. Un'atmosfera, insomma, orientale e costantinopolitana.
Info: Museo Civico delle Cappuccine, via Vittorio Veneto 1/a, Bagnacavallo (RA), 0545-280911; centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it; www.museocivicobagnacavallo.it