Collaborazione Italia-Kosovo e buone pratiche nei servizi educativi per la prima infanzia. A Pristina lo scorso 3 febbraio si è tenuto l’evento conclusivo del progetto triennale Pedakos
Il 3 febbraio scorso, a Pristina, capitale del Kosovo, si è tenuto un incontro per discutere e evidenziare i risultati del progetto di cooperazione Pedakos (“Preschool Education Development Alliance for Kosovo”), ora arrivato a compimento e realizzato dall’ONG Italiana Volontari nel Mondo RTM (RTM) in collaborazione con il ministero dell’Educazione Scienze Tecnologia e Innovazione della Repubblica del Kosovo.
RTM e dei suoi partner, locali e italiani, negli ultimi tre anni si sono occupati di formazione professionale del personale prescolare; diffusione di buone pratiche attraverso il sostegno a 15 scuole d’infanzia pilota nell’adottare un approccio educativo basato sulla tutela e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini; favorire la partecipazione di scuole d’infanzia pubbliche, private e comunitarie e di altre istituzioni nella definizione delle politiche del settore. Come OBC Transeuropa abbiamo accompagnato questo percorso indagando e approfondendo - qui la pagina che raccoglie tutti i contenuti - i tanti temi che esso solleva con articoli e prodotti multimediali.
“L'educazione della prima infanzia rappresenta il fondamento della crescita dei bambini, fornendo la base per l'apprendimento permanente, nonché per lo sviluppo delle abilità sociali ed emotive. Ecco perché investire in questo settore significa costruire una società migliore. Un obiettivo che come Italia abbiamo deciso di sostenere, in stretta sinergia con le autorità kosovare, attingendo alle esperienze del Reggio Emilia Approach, eccellenza riconosciuta a livello internazionale nel campo dell'educazione della prima infanzia”, ha dichiarato l’ambasciatore De Riu nel suo intervento lo scorso 3 febbraio.
“Pedakos è stato un percorso che come ministero abbiamo voluto fare insieme a tutti gli altri partner italiani e kosovari. L’educazione della prima infanzia è una priorità del nostro governo. È nostra intenzione proseguire anche in futuro lo scambio avviato con il sistema educativo di Reggio Emilia”, gli ha fatto eco la ministra dell’Educazione kosovara Arberie Nagavci.
Pedakos è stato finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un valore di poco inferiore a 1 milione di euro. La rappresentante Aics nei Balcani Occidentali, Stefania Vizzaccaro, ha ribadito che l’iniziativa Pedakos si allinea e supporta le priorità indicate nel Piano Strategico per l’Educazione Kosovaro 2017-2022 e 2022-2027, nel quale l’educazione della prima infanzia viene chiaramente identificata come priorità nazionale. “Gli obiettivi e i risultati ottenuti da Pedakos contribuiscono a promuovere un’istruzione adeguata quale mezzo per favorire l’inclusione sociale, un tema particolarmente caro alla Cooperazione Italiana. Un secondo elemento per il quale questo progetto è risultato prezioso per il paese è rappresentato dalla formazione erogata agli insegnanti, che hanno potuto attingere direttamente da esperti italiani e dalle nostre migliori pratiche di educazione prescolare”, ha concluso.
A Pristina Francesco Gradari, responsabile RTM per i Balcani Occidentali, ha voluto sottolineare come l’evento in cui ci si trovava riuniti rappresentava una straordinaria opportunità per condividere con il mondo educativo kosovaro le buone prassi e le esperienze innovative introdotte grazie a Pedakos. Per poi aggiungere: “Con esso si conclude un intervento, non il nostro impegno a sostegno di istituzioni e società civile del Kosovo per il raggiungimento di un’educazione della prima infanzia di qualità e per tutti”.
Al termine dell’evento è stata inaugurata la mostra itinerante “Biciclette Fantastiche”, collezione di lavori e pensieri sui materiali di riuso da parte dei bambini frequentanti le 15 scuole pilota del Progetto Pedakos. La mostra sarà visitabile dal 6 al 13 febbraio presso il ministero dell’Educazione, Scienza, Tecnologia e Innovazione e dal 13 febbraio al 13 marzo presso l’Università di Pristina – Facoltà di Scienze dell’Educazione.