Data la situazione, la scelta è stata quella di proporre on-line l'intero evento dedicato all'editoria slovena. Una rassegna
E’ in corso questa settimana il Salone del Libro sloveno, (Slovenski Knjižni Sejem ) arrivato alla sua trentaseiesima edizione.
Naturalmente, quest’anno l’intero evento è online; sarebbe fin troppo facile elencare gli svantaggi che questo comporta: mancherà il piacere di passare da uno stand all’altro, le scoperte casuali, gli incontri, le presentazioni nei vari spazi dello Cankarjev Dom di Lubiana, magari ascoltate dal bar al centro della hall, sorseggiando una birra Union...
Ancora questa estate sembrava possibile poter realizzare una parte nella manifestazione in presenza, invece le condizioni non l’hanno consentito. Del resto, anche la Fiera di Francoforte, l’evento editoriale più importante a livello mondiale, soprattutto per le acquisizioni di diritti e i rapporti commerciali, quest’anno si è tenuta on line. Piuttosto che un’edizione in presenza ridotta e mortificata, magari con poco pubblico contingentato, si è optato per una scelta coraggiosa, realizzando il principale evento editoriale sloveno interamente on line.
Un aspetto tutto sommato positivo c’è: ogni casa editrice presente nell’elenco degli espositori, quest’anno sono 97, viene brevemente descritta e, oltre al rimando al proprio sito web, per ognuna viene proposto un breve video, che ogni editore ha realizzato a piacere: alcuni, attivi tutto l’anno negli eventi culturali, hanno potuto attingere anche al proprio materiale di archivio; altri hanno puntato sui propri personaggi di punta, in presentazioni realizzate per il Salone. Atri ancora hanno preferito lasciar parlare direttamente i propri libri, che appaiono sul video con le pagine che si sfogliano da sé, come nei vecchi film d’avventura degli anni ‘50. A differenza degli anni passati, in cui era più difficile orientarsi tra i siti web degli editori, questa modalità ha permesso un’esposizione molto chiara e uniforme di tutti i partecipanti.
Ospite d’onore di quest’anno il poeta Niko Grafenauer, che festeggia il suo ottantesimo compleanno e il popolare giallista Tadej Golob, reduce da un brutto incidente.
Paese ospite la Spagna, e la sua produzione editoriale, ma attenzione anche sulla Norvegia, un paese considerato quasi un modello, per l’alto numero di lettori e per le politiche culturali a favore della lettura, nonché paese rivelazione degli ultimi anni nel campo del giallo e del noir.
Non mancano i tanti eventi collaterali, che tradizionalmente costellano la settimana del Salone in questa edizione, diversa, ma ricca come sempre di proposte e di spunti.