La crisi odierna della solidarietà in Europa e la solidarietà degli anni Novanta: una riflessione sul significato attuale dell'esperienza delle Ambasciate di Democrazia Locale
Le crisi umanitarie in corso e la criminalizzazione della solidarietà - che ha raggiunto livelli senza precedenti nelle ultime settimane - riportano alla memoria le esperienze di intervento umanitario e di creazione di relazioni fra le due sponde dell'Adriatico, maturate a partire dalla mobilitazione in favore delle popolazioni colpite delle guerre degli anni Novanta. Cosa è cambiato in questi vent'anni? Quali elementi di quell'esperienza possono servire a ripensare la solidarietà e l'accoglienza, oggi?
Nel 1996, dalle iniziative spontanee di un gruppo di pacifisti riuniti nel Coordinamento Bresciano Iniziative di Solidarietà, nasceva l'Associazione “Ambasciata della democrazia locale a Zavidovići ” (ADL Zavidovići). L'associazione riuniva la società civile e gli enti locali delle provincie di Brescia e Cremona e della città di Alba. Sanciva, di fatto, il consolidarsi di un modello di cooperazione dal basso avviato in maniera spontanea a partire dal 1992, attivo sia sul fronte dell'aiuto umanitario in ex Jugoslavia che nell'accoglienza in Italia di rifugiati provenienti da quei territori.
Oggi ADL Zavidovići continua la strada iniziata vent’anni fa, sia in Bosnia Erzegovina che in Italia con l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. In occasione del ventennale dell'associazione, è stato organizzato a Torino l’incontro "Sarajevo, Aleppo. Guerre, profughi, cooperazione e territori dagli anni ’90 a oggi", che ha fornito l’occasione per discutere l’eredità e le prospettive delle esperienze e dell’impegno dell'organizzazione a partire dalla cooperazione decentrata nella ex Jugoslavia fino al lavoro con i migranti contemporanei.
La trascrizione degli interventi è un contributo prezioso alla riflessione che indaga nodi tematici centrali nelle esperienze degli anni Novanta, ma anche nel ripensamento dell'accoglienza e della solidarietà oggi. Qual è il rapporto tra cooperazione e accoglienza oggi? Come e perché sono cambiati gli obiettivi della cooperazione e con quali conseguenze? Come mantenere attiva quell’interazione tra solidarietà e prospettiva di mutamento che animava l’impegno civile dei protagonisti di vent’anni fa nell’attuale contesto politico e culturale?
Gli interventi di Agostino Zanotti (fondatore e attuale direttore di ADL a Zavidovići), Monica Cerutti (Assessora alla Regione Piemonte), Christian Costamagna (East Journal), Enrico Da Vià (Cooperativa Sociale I.So.La. di Torino) e Simona Sordo (coordinatrice del settore migrazione della cooperativa Orso, in passato delegata di ADL in Bosnia Erzegovina) vengono messi a disposizione grazie al documento che ne raccoglie le trascrizioni, a cura di Maria Perino e William Bonapace.
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