Redazione 11 giugno 2024
Perdersi nel bosco - Srebrenica City of Hope

Per il secondo anno consecutivo, dall'11 al 16 agosto il fondatore del villaggio Ekometa, Irvin Mujčić, assieme alla sorella Elvira sarà il curatore della residenza di scrittura e cammini nelle terre selvagge della Bosnia Orientale. Iscrizioni aperte fino al 20 giugno 2024

Fonte: Srebrenica City of Hope

“Per correggere una indifferenza naturale, venni messo a metà strada fra la miseria e il sole. 
La miseria mi impedì di credere che tutto sia bene sotto il sole e nella Storia; 
il sole mi insegnò che la Storia non è tutto.”
Albert Camus

La motivazione che ha portato a ideare una settimana di residenza nel villaggio Ekometa, a pochi chilometri dalla cittadina di Srebrenica, è legata alle convinzioni che nutriamo sul rapporto tra Storia, storie, memoria, luoghi e la loro elaborazione attraverso il racconto orale e la scrittura, ma soprattutto al ruolo fondamentale che svolge la natura nei processi di guarigione e rinascita dignitosa dei territori e delle persone.

Irvin ed Elvira Mujčić non hanno scelto Srebrenica, è capitata loro come eredità personale, famigliare, casuale per esserci nati e vissuti fino a un certo punto della nostra vita. Il suo ambiente ferito e il tessuto sociale strappato fanno parte dell’esperienza della loro esistenza e hanno forgiato il loro modo di osservare il mondo, costringendoli a volgere lo sguardo verso direzioni inedite alla ricerca di metodi di sopravvivenza e salvezza, nel tentativo di scongelare il passato e riprendere a scorrere. Nel tempo, Elvira e Irvin si sono convinti che questo luogo ai margini potesse trasformarsi in un punto di osservazione privilegiato per chiunque sappia guardare.

La scelta di Irvin Mujčić di tornare a vivere in Bosnia Erzegovina e iniziare a costruire un eco-villaggio ha reso possibile molte cose, tra cui questa residenza.

L’idea dunque è semplice: incontrarsi per una settimana e condividere spazi, pensieri, visite guidate, pasti e fatiche in un luogo della natura indomita, lontano dai ritmi abituali del mondo e dalle sue comodità, messi alla prova da una quotidianità che richiede la nostra presenza vigile e sperimentarci attraverso giochi ed esercizi di immaginazione e scrittura, cercando di tradurre in narrazioni personali tutto ciò che si avrà la possibilità di vedere, scoprire e sentire.

Per sapere come si svolgerà la settimana e i costi, si veda sul sito di Srebrenica City of Hope . Le iscrizioni sono aperte fino al 20 giugno 2024.

Elvira Mujčić nata nel 1980 in Jugoslavia. Dopo aver vissuto in Bosnia e in Croazia, è emigrata in Italia a causa della guerra degli anni Novanta. Scrittrice e traduttrice letteraria, ha pubblicato svariati romanzi tra i quali Dieci prugne ai fascisti, Consigli per essere un bravo immigrato e La buona condotta. Ha tradotto alcune delle voci letterarie più importanti della ex Jugoslavia (Faruk Šehić, Slavenka Drakulić, Robert Perišić, Dževad Karahasan ecc). Cura lezioni di Storia dei Balcani e letteratura della Jugosfera, laboratori di auto narrazione, officine di scritture e laboratori di traduzione.

Irvin Mujčić natonel 1987 in Jugoslavia. Dopo aver vissuto in Bosnia e in Croazia, da bambino è arrivato in Italia a causa della guerra degli anni Novanta. Ha studiato Filosofia all’Università Sapienza di Roma, si è occupato a lungo di progetti sociali e culturali delle minoranze presenti in Italia. Dal 2014 è tornato a vivere a Srebrenica dove ha cominciato a sviluppare le sue idee e i suoi progetti volti a ridare una nuova possibilità a un luogo devastato e abbandonato. La decisione di costruire l’eco – villaggio Ekometa lo ha portato a creare reti con chi è rimasto a vivere nei villaggi sperduti, a esplorare il territorio e le risorse della natura selvaggia intorno a Srebrenica, trasformandolo in un etnologo dei boschi.