10 novembre 2014

La Galleria Boccanera di Trento inaugurerà venerdì 14 novembre alle ore 19 la prima mostra personale in Italia dell'artista romeno Vlad Nancă. That '70s Show sarà un creativo assortimento di opere che daranno una voce al rapporto tra nostalgia e futuro

Linkarteboccanera.com

Vlad Nancă (1979) vive e lavora a Bucarest, Romania. Ora in Italia la sua prima mostra. Quest'ultima sarà incentrata sul processo di assorbimento a lungo termine di cianfrusaglie, arredi, interior design, testi e materiali di propaganda degli Anni ’70. Il titolo della mostra, That '70s Show, preso in prestito dall’omonima sitcom americana, mostrerà questo incontro senza precedenti tra l’Arte povera e i vistosi ornamenti e sfarzi degli Anni ’70 o, ancora meglio, tra ostalgia e nostalgia.

Non è la prima volta che Vlad Nancă utilizza la voce retrospettiva nel suo lavoro. Mentre rivede il passato – raccogliendo resti, collezionando luoghi comuni e spingendo ulteriormente il tutto contro un nuovo contesto – l’artista nutre curiosamente il presente nel modo simile in cui questa estrapolazione può essere usata per progettare il futuro. La cultura popolare, le storie personali, il folklore, le icone nazionali diventano inestricabilmente intrecciate: il corpo di un lavoro che è allo stesso tempo appropriato e giocoso.

Il collezionismo viene trasformato in uno strumento creativo, poiché Nancă semiologo urbano e contorsionista ideologico, forza in esso tutte le sue antologie.That '70s Show diventa un ibrido tra un mercatino delle pulci e il Crystal Palace o, piuttosto, un giardino di sorprese decorate in stile modernista con orsi polari di porcellana (repliche del famoso “L’Ours Blanc” Art Deco di François Pompon), sculture brancusiane, lampadari di cristallo, una scultura mobile con mattonelle di ceramica (un omaggio al Padiglione Australiano  di Hans Hollein alla Biennale di Venezia del 1972 e al lavoro di Jean-Pierre Raynaud) e un agrodolce slide show. Questa è la versione del presente dell’arte di Vlad Nancă.

Parallelamente alla sua pratica artistica ha avuto un ruolo attivo nel processo di aggregazione della giovane scena artistica di Bucarest in Romania. Nel 2003 è stato uno dei membri fondatori dell’iniziativa 2020, in cui, tra gli altri eventi, ha ospitato la Home Gallery (con le mostre di Liliana Basarab, Ioana Nemes, Mona Vatamanu e Florin Tudor, Janek Simon, ecc.), ha dato avvio all’indirizzario mail “incepem” e all’omonima fanzina.

I suoi numerosi progetti implicano l’utilizzo di diverse tecniche, oltre che simboli socio-culturali, includendo spesso giochi di parole, per evocare nostalgia, facendo riferimento al passato recente della Romania, e sfidare il clima culturale attuale. Recentemente gli interessi dell'artista sono focalizzati sullo spazio (pubblico), i suoi usi e le sue funzioni e materializzati in sculture, oggetti ed installazioni. Tra le numerose mostre collettive, il lavoro di Nancă è stato incluso in A few grams of Red, Yellow, Blue, al Centro per l’Arte Contemporanea Ujazdowski Castle di Varsavia (2014); Image to be projected until it vanishes al Museion di Bolzano (2011); On Difference #3 at Stuttgart Kunstverein; Social Cooking at NGBK Berlin (2007).

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