Collettivo Checkmate 10 settembre 2018

Trascorreranno un mese lungo il confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia per documentare con video e approfondimenti il tragico "the Game", tentativo quotidiano dei migranti di proseguire il loro viaggio verso l'Unione europea. Partita un'iniziativa di crowdfunding del collettivo Checkmate

“The Game” è un reportage che si pone l’obiettivo di accendere i riflettori sulla frontiera bosniaco-croata. “The Game” è il nome che viene dato dai migranti al tentativo di attraversamento di una frontiera.

Come succede nella maggior parte dei casi, i “giocatori in fuga” vengono individuati e spogliati dei propri diritti di esseri umani e rimandati indietro al punto di partenza.

Le sanzioni inferte sono economiche, la polizia trattiene il denaro ed i beni che le persone portano con sé, psicologiche, tradotte in umiliazioni ed insulti e fisiche, come esortazione a non ripetere il gioco.

“The Game” è il gioco sadico e crudele imposto dalla fisionomia del mondo, suddiviso in stati nazionali, a tutte quelle persone che non nascono con la libertà di movimento sancita dal loro passaporto e che vengono da paesi nei quali aspirare a una vita migliore viene considerato un oltraggio inaccettabile da parte di quei paesi che invece godono delle suddette libertà.

Quest’autunno cercheremo di raccontare ogni settimana quello che succede nella zona di frontiera tra Bosnia e Croazia. Notizie dal campo ufficiale di  Bihac, gestito dalla Croce Rossa locale, che ospita più di 800 persone e notizie dal "campo informale" di Velika Kladuša che ospita più di 400 persone accampate alle porte della città.

Il nostro reportage si svilupperà attraverso la scrittura, la produzione video e la creazione di "dirette dalla frontiera", che noi abbiamo pensato come “vomitatoio”, luogo all’interno del quale le persone che vivono nei campi formali ed informali possano sfogare le loro frustrazioni, liberare i loro pensieri e inviare dei messaggi inserendoli in un “canale diretto verso l’Europa”, in tempo reale.

 

Per saperne di più vai alla piattaforma di crowdfundig o alla pagina Facebook del progetto