L’Albania tra passato e presente al centro della XV edizione di Adriatico Mediterraneo Festival che ha inizio oggi 18 agosto. Il premio 2021 va al massimo esperto italiano del paese, Roberto Marozzo della Rocca. Diversi gli appuntamenti, tra i quali un incontro il 21 agosto che vede l'intervento della collaboratrice di OBCT Gentiola Madhi
L’Albania tra passato e presente e le sue relazioni con l’Italia. La XV edizione di Adriatico Mediterraneo Festival, dal 18 al 22 agosto ad Ancona, è un invito a conoscere questo straordinario paese, testimone negli ultimi cinquant’anni di un’evoluzione e mutamenti sociali e storici rilevanti. E lo fa nell’anno in cui l’Albania è alla presidenza di turno della Macroregione Adriatico-ionica.
«Le performance di artisti albanesi di spessore internazionale, ma anche una serie di incontri condurranno alla scoperta di questa terra e aiuteranno a comprenderne le specificità, il dialogo tra fedi e i forti rapporti che da sempre l’Albania ha avuto con l’Italia – ha illustrato il direttore artistico del Festival, Giovanni Seneca –. A guidare nei meandri più profondi dell’identità del paese sarà anche Roberto Marozzo della Rocca, ordinario di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma e massimo esperto italiano di Albania, al quale verrà consegnato il Premio Adriatico Mediterraneo 2021».
Il focus sull’Albania vuole inoltre rimarcare gli stretti legami, anche di amicizia, del Paese con l’Italia, anche in tempi recenti, come ha ricordato l’ambasciatore Fabio Pigliapoco, capo del Segretariato permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, tra i partner del Festival. «Durante la pandemia, nel momento più buio per l’Italia, ci è arrivata la voce di amicizia e di affetto dall’Albania Un messaggio potente, un gesto simbolico e di grande valore. La presidenza dell’Albania alla Macroregione Adriatico-Ionica – ha aggiunto Pigliapoco – sarà orientata soprattutto sul tema dei giovani, anche considerando che Tirana nel 2022 sarà Capitale europea della Gioventù».
Ma nel rispetto della sua tradizione e della sua stessa essenza, Adriatico Mediterraneo Festival 2021 sarà il momento di incontro e fusione tra i linguaggi artistici delle comunità adriatiche e mediterranee, occasione di riflessione sui temi della cooperazione internazionale e dei diritti umani, con numerosi appuntamenti in diversi luoghi della città, sempre affacciati sul mare e sempre seguendo il percorso del sole, dall’alba al tramonto.
Il 2021 segna anche il ritorno della collaborazione con la Comunità Ebraica di Ancona, storico partner del Festival Adriatico Mediterraneo che trae la sua origine, nel 2007, proprio dalla precedente e pluriennale esperienza del Festival Klezmer. «È importante, soprattutto in questo momento, che le istituzioni culturali sostengano manifestazioni ed eventi – ha affermato Paolo Marasca, assessore alla Cultura del Comune di Ancona, partner del Festival –. In particolare quando si tratta di eventi che favoriscono le relazioni, come Adriatico Mediterraneo. In questo periodo la tentazione della chiusura è ancora più forte, per paura. È un’abitudine che non va presa, come non ci si deve abituare a non uscire e a non andare a teatro o ai concerti».
Tra i sostenitori del Festival Adriatico Mediterraneo, oltre al Ministero della Cultura, anche la Regione Marche, il cui saluto è arrivato in un video messaggio dell’assessore alla Cultura, Giorgia Latini. «Adriatico Mediterraneo testimonia come la cultura non si fermi anche in questo periodo particolare. Un festival storico che pone l’attenzione sui popoli che si affacciano sul Mediterraneo, creando tra essi sinergie». Ad intervenire anche il rappresentante della Comunità ebraica di Ancona, Daniele Tagliacozzo; il presidente del Museo Omero di Ancona, Aldo Grassini; il referente di Amnesty International, Paolo Pignocchi; Mara Tirelli, dell’Associazione italiana di Cultura Classica; Giancarlo Di Napoli, presidente di SpazioMusica.
Oltre alla consegna del Premio Adriatico Mediterraneo a Roberto Marozzo della Rocca saranno due gli approfondimenti dedicati all’Albania ed ai suoi cambiamenti, anche nei rapporti con l’Italia e l’Europa: dai primi sbarchi del ‘91 al sogno europeo.
Se ne discuterà alla Mole (Sala Boxe h 18) venerdì 20 in "1991 e oltre: gli albanesi in Italia " in un dialogo a più voci, con: Francesca Mandese, giornalista brindisina che seguì gli sbarchi del ’91, Artur Spanjolli, scrittore albanese autore di romanzi in lingua italiana. Secondo appuntamento, sabato 21 (Sala Boxe ore 18) con "L’Albania e il sogno europeo: a che punto siamo? " Il percorso lungo ed accidentato per integrarsi nell’Unione europea analizzato da Gentiola Madhi di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, Ronald Car, docente di Storia delle istituzioni politiche Università di Macerata, Fabio Pigliapoco, Iniziativa adriatico-ionica e Alfredo Bardozzetti, segretario della sezione di Ancona del Movimento Federalista Europe.
Si veda il programma completo sul sito del Festival Adriatico Mediterraneo 2021 .