A metà settembre, a Kielce, in Polonia, si è tenuta la quinta edizione del Parlamento Rurale Europeo. Vi ha preso parte anche una delegazione di giovani contadini albanesi
Tra il 12 e 15 settembre si è tenuta la quinta riunione del Parlamento Rurale Europeo a Kielce, in Polonia. 350 partecipanti, provenienti da 39 paesi europei, hanno discusso delle sfide economiche, politiche e sociali che le aree rurali dovranno affrontare nell’immediato futuro.
Sostenibilità ambientale, sviluppo dell’economia locale, soluzioni e infrastrutture congrue a contrastare il cambiamento climatico, sono alcuni dei temi dei workshop che hanno seguito le visite alle aziende agricole locali. Al termine dei tre giorni di incontri è stato redatto il Rural People’s Declaration of Kielce.
Presente all’evento anche una delegazione del Rural Youth Hub, supportata dal progetto europeo Rural Albanian Youth. Un’occasione di formazione e coesione per i giovani albanesi delle aree rurali, spesso divisi in villaggi lontani e trascurati dalle politiche pubbliche.
L’European Rural Parliament
L’European Rural Parliament (ERP) nasce con l’obiettivo di dar voce alle comunità rurali in Europa, promuovendo la coesione tra società civile e governi, con il fine di rafforzare il tessuto economico, sociale e territoriale delle aree rurali.
È promosso dal partenariato tra European Rural Community Alliance (ERCA), PREPARE Partnership for Rural Europe e European Leader Association for Rural Development (ELARD).
L’importanza di un forum di dibattito tra esponenti politici e rappresentanti territoriali è ben chiara, considerando che l’83% del territorio europeo è definito “area rurale” (EUROSTAT) e che, nel 2018, vi viveva il 29.1% della popolazione europea (circa 200 milioni di persone). Le comunità rurali, consapevoli di essere sottorappresentate nei dibattiti, hanno trovato nell’ERP un mezzo per avere un ruolo attivo nelle politiche nazionali ed europee.
Entro il 2040, anno in cui dovranno essere realizzati gli obiettivi a lungo termine prefissati dal Patto Rurale e dal Piano di Azione Rurale dell'Ue, l’ERP dovrà affrontare sfide cruciali: il cambiamento demografico - le zone rurali si spopolano in favore dei centri urbani; la diffusione di una connessione internet ottimale; gli scarsi livelli di reddito e l’arretratezza culturale; la limitatezza dei servizi presenti.
La delegazione albanese
L’Allenza per lo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura famigliare del nord Albania, progetto lanciato nel 2017 da RTM e COSPE, mise in evidenza la povertà e l’arretratezza della zona settentrionale dell’Albania. Uno studio del 2020, realizzato nell’ambito del progetto, ha messo in luce l’importanza dei giovani nell’introdurre cambiamenti e sostenere lo sviluppo di questi territori. Il problema è che sono spesso costretti a spostarsi verso i grandi centri urbani del paese o all’estero per raggiungere un’indipendenza economica e sociale.
Ed è proprio per ampliare la partecipazione giovanile nelle dinamiche delle comunità rurali albanesi, che nasce il progetto Rural Albanian Youth, promosso dal Rural Youth Hub dell’Albanian Network for Rural Development (ANRD).
L’obiettivo è di far fiorire un’economia povera e arretrata attraverso campagne di empowerment giovanile, volte a distribuire consapevolezza sulla situazione dell'agricoltura e dello sviluppo rurale. Viene fornito sostegno finanziario, grazie a fondi europei, e vengono promosse iniziative di turismo sostenibile e di salvaguardia ambientale. Il fine principale è quello di consolidare un network di rapporti tra giovani di varie aree rurali per fornire autonomia decisionale su questioni locali, nazionali ed europee.
La riunione del Parlamento Rurale Europeo, a cui ha partecipato la delegazione del Rural Youth Hub, è stata un’occasione per condividere a livello europeo la prospettiva dei giovani e delle comunità rurali dell’Albania.
La "Dichiarazione di Kielce"
L’atto conclusivo dei tre giorni di incontri e attività è stata la stesura della "Rural People’s Declaration of Kielce". I 350 partecipanti hanno in particolare fatto emergere la necessità di unire le comunità rurali sotto il denominatore comune della sostenibilità.
Il documento è diviso in due capitoli, interpretabili come macrocategorie di azione: “Resilienza alle crisi”, “Sicurezza e solidarietà”. La sostenibilità, secondo i partecipanti dell’ERP, passa attraverso la cooperazione, la formazione e la fiducia . A loro avviso le comunità rurali, così come le iniziative agricole e turistiche sostenibili, avranno un ruolo chiave nelle sfide poste dai cambiamenti climatici, sociali ed economici.
A colpire, in particolare, è la richiesta che i finanziamenti europei indirizzati alle aree rurali rispecchino le reali esigenze: i programmi, le politiche e i finanziamenti si afferma, dovranno essere destinati a partner locali che conoscano i veri bisogni e le necessità di determinate aree.
Si chiede, infine, di velocizzare il passaggio verso un modello di sviluppo economico sostenibile, per superare il paradigma della crescita illimitata.
I Parlamenti rurali si svolgono anche a livello nazionale perché garantire spazi di dialogo a chi si occupa di politiche del territorio è fondamentale. Uno dei prossimi appuntamenti sarà la quarta edizione del Croatian Rural Parliament, che si terrà tra il 25 e il 27 novembre prossimi a Šibenik.
Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Work4Future" cofinanziato dall’Unione europea (UE). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Work4Future"